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Vince la 13esima edizione del Premio Bianca d‘Aponte, premiata da Rachele Bastreghi, Federica Morrone con “Alice”, che riceve il premio con grande commozione, felicità e incredulità.
Nell‘ edizione del Premio Bianca D’Aponte, che quest’anno si è svolta il 27 e 28 ottobre, sempre al Teatro Cimarosa di Aversa, tante sono state le sorprese, le eccellenti esecuzioni e il ricordo non solo per Bianca ma anche per Fausto Mesolella (scomparso improvvisamente in primavera).
Difatti, l’ultima serata di sabato è iniziata con un video in commemorazione di Fausto: amico e direttore artistico dell’evento, che ha lasciato un grande vuoto nel cuore di tutti. È stato quindi inevitabile, un dolce e sentito omaggio al grande artista, dopo l’esibizione degli Avion Travel nella serata precedente. Grande commozione, quindi, nel vederlo in video mentre parla e canta.
Dopo un grande applauso, e l’esibizione di Sighanda, la quale ha vinto lo scorso anno, è partita la seconda serata.
Con le presentatrici Chiara Morucci e Roberta Balzotti, le partecipanti iniziano ad esibirsi con le dieci canzoni finaliste in gara.
In ordine di uscita: Frida Neri, Patrizia Capizzi, Marta De Lluvia, Marialuisa Prisco, Francesca Romana Perrotta, Francesca Marì, Federica Morrone, Nòe, Ima e Fede ‘n’ Marlen.
Solo un problema tecnico prima dell’esibizione di Marialuisa de Prisco blocca la gara: la ragazza ironizza con un “Va tutto bene”, richiamando il nome del suo brano in gara, prima di essere supportata sul palco da Chiara Morucci, in attesa della riparazione.
Ma tempo di poco e la gara prosegue.
Tutte le concorrenti hanno allietato il pubblico: le cantautrici hanno tutte uno stile differente l’uno dall’altro, ma dimostrano le loro più grandi doti nella scrittura e composizione.
Al termine dell’esibizione, per dar la possibilità ai giudici di poter votare, viene dato il posto ad una serie di ospiti che si alternano sul palco.
Tra tutti, commuove l’esecuzione di piano e voce della giovanissima Frida Bollani Magoni, che a soli 13 anni interpreta Stay di Rihanna, con tutta la purezza e dolcezza possibile. Il teatro è in visibilio: complimenti e applausi per lei, che con un sorriso sincero ringrazia il pubblico. Subito dopo si esibisce anche sua madre, la nota artista Petra Magoni, che con Ferruccio Spinetti formano il duo Musica Nuda. I due sul palco, con solo contrabbasso e voce, prendono il posto di un orchestra da 100 elementi. Un’esibizione sopraffine, grazie anche alla straordinaria dote vocale di Petra che mette i brividi.
A chiudere le esibizioni degli ospiti, sale sul palco Rachele Bastreghi, madrina del Premio D’Aponte. Tra i pezzi da lei interpretati, “Non ci credevo più” di Bianca d’Aponte, con il quale rende perfettamente omaggio all’artista prematuramente scomparsa, stupendo poi l’esecuzione di Baby Dull con Giovanardi.
La madrina ci dice che è onorata di essere presente quest’anno, affermando di conoscere già da tempo il Premio e di sentirsi completamente coinvolta in questo ambiente unico e raro. La serata volge a termine, tra commozione e buona musica.
Si arriva, così, alla consegna dei premi, previsti dalla kermesse, per le giovani cantautrici:
Premio Sound Inside a Nòe
Premio Na Stella a Patrizia Capizzi
Premio Suoni dall’Italia a Ima
Premio Miglior Interpretazione a Nòe
Premio Miglior Testo a Marta De Lluvia
Premio Fausto Mesolella a Fede ‘n’ Marlen
Premio Miglior Composizione a Federica Morrone
A soli 18 anni, la giovane cantautrice, dopo il premio come miglior composizione, riafferma la sua grande dote musicale. Giovanissima, sì, ma piena di capacità. La sua esibizione ha commosso il pubblico e tutti i presenti in sala, tra organizzatori e concorrenti, sono stati felicissimi della sua vittoria. Con la vincita di 8 date in tour e un riconoscimento di 1.000 euro (che probabilmente spenderà in viaggi, ci confessa ridendo), pensiamo che questo sia sicuramente un ottimo inizio in vista di un grande futuro nel mondo della musica.
Roberta Fusco
foto di copertina Giuseppe Panza