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“Verybello.it: l’inefficacia che mancava al turismo italiano”

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verybello2La tecnologia della comunicazione del patrimonio culturale attraverso il web è argomento di crescente interesse negli anni della digitalizzazione.  Degli ultimissimi giorni sono le notizie sull’uscita di questo nuovo portale che dovrebbe promuovere il patrimonio culturale italiano e l’Italia ai turisti, di cui si parla da qualche giorno: verybello.it.

Facendo un excursus tra i canali ufficiali, il sito del MiBac, beniculturali.it, e il portale culturaitalia.it, si può verificare che, benché siti ormai datati, sono ancora perfettamente funzionanti e aggiornati nelle sezioni e nelle notizie. Le direttive rispetto alla digitalizzazione del patrimonio culturale racchiuse nel progetto europeo Michael, attualmente ristagnante, sono probabilmente state ereditate da un Laboratorio per il Turismo Digitale che, incaricato dal Ministero dei Beni Culturali, sostiene una strategia unica per la promozione on-line dei servizi turistici.

Nell’ apprestarsi a navigare in verybello.it ,  già il nome procura un certo prurito allergico, si pensa a qualcosa che va ad associarsi immediatamente all’attuale governo renziano. Un sapore sforzatamente giovane, spocchiosamente rivoluzionario ed un ultimo sospetto si concretizza entrando nel sito: assolutamente inutile ed inefficace. Un sito che non rispetta le più elementari norme dell’usabilità, dedicato ai turisti ma, per il momento, solo in lingua italiana. Non si comprende il perché la sua attuazione non è stata affidata ai professionisti del settore che operavano, appunto, nel TDLab e non è ancora chiaro chi abbia finanziato il nuovo portale, nato in collaborazione e in associazione di EXPO 2015. Sarebbe stato di certo più logico ed economico investire nella promozione e nel rinnovo di culturaitalia.it, quasi sconosciuto se non agli addetti ai lavori, o del sito turistico italia.it, certamente frutto di professionalità consolidate nel settore. Sarebbe bastato aggiungere nuove sezioni, svecchiare il design e crearne un App. Chissà perché nessuno ci ha pensato invece di investire 35mila euro affidando il lavoro ad un ente privato.

In tutta questa affannosa ricerca del rinnovamento, del giovane, si tende spesso a buttar via il lavoro e l’esperienza di lunghi anni di chi ci ha preceduto, in nome di un effetto sorpresa o glamour che dir si voglia. Verybello.it è stato fatto in tutta fretta, lo si comprende dai clamorosi errori che gli vengono attribuiti, e può intravedersi, in questa iniziativa, lo specchio per le allodole similare alle tante iniziative incompiute o grossolanamente gestite dall’attuale governo. Tante energie, idee, che convogliano in inefficacia e nel migliore dei casi nell’inutilità.

Ma il ministro Franceschini, a quanto pare solo lui, si dichiara entusiasta del nuovo portale e twitta felice per i 50.0000 accessi “ come speravamo grande pubblicità da ironie, critiche e cattiverie sul web…” Pare che questo governo sia scevro da ogni critica, nessuna sommossa popolare sembra abbia lo scopo di comunicargli la propria inadeguatezza ma è lampante che questo sia un paese fatto di gufi, criticoni e gente che si arricchisce restando perennemente e insolitamente insoddisfatta.

Lucia Dello Iacovo