Views: 11
Nell’Auditorium del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, martedì 24 gennaio sono stati celebrati gli otto anni di collaborazione inCampus con l’Università Federico II di Napoli: una partnership attiva tra il museo e l’attività didattica partenopea per la formazione di nuove figure professionali giovanili. Con gli interventi del direttore del MANN, Paolo Giulierini, del rettore UNINA Matteo Lorito e dell’assessore all’ambiente Maura Striano, si è aperta la sessione d’esposizione da parte dei responsabili di dipartimento in merito ai progetti curati negli ultimi anni. Una possibilità per ripercorrere le tappe dell’attività collaborativa intrattenuta nei macro ambienti museali, la quale ha generato più di dieci progetti diversi indirizzati verso l’ambiente, cibo, interazione digitale, ma anche all’urbanistica in relazione al Museo e percorsi di analisi territoriale.
Otto anni di collaborazione interdisciplinare, in un’interazione culturale e didattica che ha dato vita ad una nuova idea di Università. Come suggerito dal Direttore Paolo Giulierini, il progetto ha rappresentato un modello di collaborazione utile per la formazione di nuove personalità lavorative future, anche all’interno dell’organizzazione museale, dimostrando uno spirito di rinnovamento e adattamento. Dall’accordo si evince la capacità dell’impianto museale e dell’Università di autogenerare un piano di ricerca atto ad una rigenerazione urbana. Con il supporto dell’assetto politico, ci si fa carico di un impegno civile nei confronti della città, mostrando l’interesse congiunto da parte delle istituzioni di voler essere responsabili di una rigenerazione di Napoli.
Totale supporto anche da parte del rettore Matteo Lorito, il quale condivide la personale soddisfazione per aver raggiunto con inCampus grandi obiettivi, anche all’interno del programma europeo. L’auspicio per il futuro, oltre alla disponibilità a firmare un secondo accordo per proseguire la collaborazione già fortunata, è il desiderio a celebrare il prossimo anno l’800esimo anniversario della Federico II con una mostra normanna all’interno del MANN. Un’occasione che evidenzia maggiormente il desiderio di investimento socio-culturale nell’attività disciplinare per la formazione di nuovi progetti d’impatto sulla collettività i quali, parafrasando Lorito, faranno di Napoli la nuova capitale culturale.
MANN e UNINA raccontano l’università del futuro, quella dove il Museo ricopre una risorsa importante a livello educativo con la speranza, proposta dall’assessore Striano, che sia sempre più un luogo vicino a scuole, famiglie e soprattutto a bambini curiosi di avvicinarsi all’arte, alla città e alla storia del Mediterraneo. Un programma di innovazione in continuo sviluppo per la promozione di attività di ricerca e studio, promossi alla definizione di nuovi percorsi nell’ottica di un piano concreto che generi risultati proficui per gli studenti impegnati nella formazione professionale.
Roberta Fusco