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Napoli, all’Hart, presentata “La trilogia contro la violenza” di Alessandro Derviso

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foto Giuseppe Panza

Scacco Matto e Gianfranco Unione Management, martedì 30 maggio, al Cinema Ambasciatori Hart, hanno presentato in anteprima nazionale “La trilogia contro la violenza”, regia di Alessandro Derviso.

Il tema dei tre corti cinematografici è, come abbiamo detto, la violenza: bullismo, femminicidio e vittime della camorra. In sala, oltre a parte del cast, sceneggiatori e staff, erano presenti: il regista emergente Alessandro Derviso, il produttore Gianfranco Unione, Francesco Attore, mental coach e attore in “Gli spettatori” e infine Danilo Rovani, attore presente in tutti e 3 i corti e che in “Anima Ribelle” interpreta il protagonista.

Derviso ed Unione parlano di un’ottima amicizia che li lega da anni e che sicuramente andrà avanti in futuro con nuovi progetti. Il filo comune dei corti è quello della violenza che sopprime, vizia e inganna. L’uomo, crudele carnefice e vittima di questa dipendenza spietata, umilia e maltratta vittime deboli e innocenti.

Il punto di vista analizzato è quello della vittima del sopruso.

“Gli spettatori” narra del bullismo e di come viene affrontato tra i banchi di scuola. Michele è un ragazzo che ogni giorno viene deriso e discriminato, ma che un giorno, con l’aiuto degli insegnanti, riesce a dare una lezione ai suoi compagni. Il corto mette in risalto come una vittima possa avere più coraggio di un bullo che, sotto l’aspetto da duro, nasconde una grande vigliaccheria.

“L’ultimo passo del perdono” gode della presenza di Lando Buzzanca che prende le vesti di marito-mostro. La collaborazione ha portato a realizzare un corto dove, sotto il punto di vista di Bianca viene affrontato il tema della violenza domestica. Bianca, stanca dei maltrattamenti di suo marito, sceglie di reagire in modo drastico. Scene di grande impatto che mettono in risalto come, delle volte, la disperazione di una donna maltrattata, possa arrivare oltre ogni limite. Quella che una volta era la vittima, diventa così la colpevole del suo stesso destino.

E infine “Anima Ribelle”, un corto toccante dove l’attore Danilo Rovani prende le vesti di Salvatore Annunziata. Il ragazzo di periferia, tra il reale e surreale, ripercorre gli ultimi giorni della sua vita tra il dolore dei suoi cari e la violenza da lui creata. Le sue scelte sbagliate hanno coinvolto anche le persone a cui più teneva, compromettendo prima di ogni altra cosa, la sua stessa vita. Una tragedia crudele dove viene descritta la realtà sulle mafie.

Il corto ha vinto il festival Napoli in Corto, partecipando di diritto al Rolling Film Festival di Londra.

Attraverso i corti e l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, lo spettatore si trova davanti ad una realtà cruda che lascia riflettere. La vittima trova qui il coraggio di staccarsi dalla violenza, di reagire al Potente e di ritrovare la forza per rialzarsi in piedi. E per citare le parole del mental coach Francesco Attore: “Non importa quanto brutto è stato! Non importa quanto dolore hai provato! Tu meriti di più di ciò che hai avuto!”

 

Roberta Fusco