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Sabato 9 marzo, nella Galleria Par’bleu, sita nel Palazzo Candia, in piazza Vittorio Emanuele III ad Aversa, si è tenuta l’inaugurazione del “Té letterario”, organizzato dall’associazione che dà il nome anche alla galleria. Questa è un’associazione giovane, nata da pochi mesi, improntata verso la cultura in tutte le sue forme. Tra i primi eventi organizzati ci sono stati quelli rivolti ai bambini, per farli avvicinare alla pittura e all’arte. Tema per gli adulti, invece, è stato il primo appuntamento con il Tè letterario.
Ospiti d’onore per l’occasione sono stati: Maurizio de Giovanni, il famoso scrittore de “I bastardi Pizzofalcone” e tanti altri romanzi e protagonista della serata; Annamaria Ackermann, una signora del teatro (come viene appellata all’inizio) e Marco Zurzolo, musicista e autore delle colonne sonore della serie “I Bastardi di Pizzofalcone”. Gianni Puca, il fondatore dell’associazione è stato il moderatore della serata.
È proprio Gianni Puca ad introdurci de Giovanni, che ha scoperto per caso di essere scrittore, quando iscritto, a sua insaputa, dai familiari ad un concorso letterario, ha fatto nascere il commissario Ricciardi, personaggio che lo ha portato poi al successo.
“Io sono un lettore – dice de Giovanni – credo che il vero talento sia nella lettura, non nella scrittura”. Il compito dello scrittore è quello di inventare una storia, mentre il lettore diventa una storia, in ogni libro che legge. Secondo De Giovanni, non esiste la scrittura, ma semplicemente, esistono storie da raccontare, personaggi da far vivere. Lo scrittore paragona i personaggi ai figli: un genitore è sempre la persona che conosce meglio il proprio figlio, perché è la persona che lo ama di più, così bisogna amare i personaggi di cui si racconta, anche se questi hanno commesso azioni indicibili, anche se non sono ciò che ti aspettavi, proprio perché, come dice l’autore “per spiegarli, devi sapere perché fanno certe cose”.
Interviene poi la Ackermann che ritiene de Giovanni un grande scrittore, in quanto potrebbe scrivere di qualsiasi altra città oltre Napoli e farci emozionare lo stesso. Dopodiché, ci legge un estratto de “Il purgatorio dell’angelo”, ultimo libro della serie sul commissario Ricciardi. Il passo è così emozionante che, misto alla bravura immensa della Ackermann, fa partire subito uno scroscio di applausi.
Marco Zurzolo non riceve presentazioni, è la sua musica a parlare: col suo sassofono delizia il pubblico con un’esibizione toccante e passionale. Ci racconta il suo pensiero su Maurizio, dicendoci che nei suoi racconti rivede la sua musica, il suo percorso attraverso le immagini create dalle sue storie, attraverso le immagini di Napoli.
Sulle note del sassofono di Zurzolo, de Giovanni ci racconta, infine, una storia, in tema con l’incontro di questa sera. Ci viene raccontata la storia di un principe di un piccolo regno indiano che, volendo fare una conquista grande quanto quella che aveva fatto suo padre, decide di partire da solo. Purtroppo assalito dai briganti, è costretto a rifugiarsi in una caverna, dove scopre che delle foglie cadute in una pozzanghera, hanno cambiato il sapore dell’acqua donandole proprietà terapeutiche che l’hanno aiutato a guarire. Aveva scoperto il té. Rimessosi in forze, decide di tornare a casa, portando con sè la sua scoperta. Come ci dice lo scrittore alla fine del racconto, la morale di questa storia è che non c’è bisogno di andare lontano per trovare ciò che si cerca, ma bisogna guardarsi intorno attentamente.
Per concludere l’incontro, Annamaria Ackermann, accompagnata da Zurzolo, ci legge le pagine che precedono il finale de “Il metodo del coccodrillo”, il primo libro della serie de “I bastardi di Pizzofalcone”, commentato da Gianni Puca che ci dice che de Giovanni è un vero scrittore perché è capace di scrivere anche ciò che alla gente non piace leggere, facendo tremare il lettore.
Abbiamo passato un’ora piacevole in questo primo dei tanti incontri che l’associazione Par’bleu ha in mente per promuovere arte e cultura.
Maria Anna Mazzei