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Giovedì 28 novembre alle 17,00, è stata inaugurata la seconda sezione del Museo Diocesano nel Seminario Vescovile di Piazza Normanna ad Aversa. Erano presenti all’evento e sono intervenuti: S.E.R. mons Stefano Russo, Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana; S.E.R. mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa; la Dr. Elisabetta Garzo, Presidente del Tribunale Napoli Nord; l’arch. Salvatore Buonomo, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta-Benevento; il Dr. Alfonso Golia, Sindaco di Aversa; la prof.ssa Carmela Vargas dell’Università degli Studi “Suor Orsola Benincasa” di Napoli; Mons. Ernesto Rascato, Direttore del Museo Diocesano e Delegato Regionale Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Campana.
La prima sezione del museo fu inaugurata il 4 maggio del 2003, nel deambulatorio del Duomo di Aversa, avviando così un progetto di gestione e valorizzazione dei beni culturali della chiesa normanna, che si è protratto fino ad oggi e continua ad avanzare. Il Seminario Vescovile, che risale originariamente al 1566, è il luogo ideale dove conservare ed esporre le opere presenti, infatti la nuova sezione del museo è allestita al primo piano, sul quale si trova anche la storica Pinacoteca, realizzata nel 1967. Il museo si articola in quattro sale, seguendo un percorso cronologico che parte dalle opere di Angiolillo Arcuccio, artista napoletano del ‘400, fino ad arrivare alle opere, recuperate dalla chiesa aversana di S.Maria degli Angeli, risalenti al ‘700.
Il tesoro di questa nuova sezione è il nucleo delle 9 opere di Angiolillo Arcuccio, per la prima volta riunite in un solo posto, tra cui spicca il “trittico di S.Maria delle Grazie” di Giugliano, rubato nel 1975, il quale fu una delle prime opere recuperate grazie al generale Conforti.
Quasi tutti gli ospiti hanno messo in evidenza l’importanza di queste opere per la città di Aversa. La dottoressa Garzo ha enfatizzato quanto siano essenziali iniziative come questa per dare rilevanza ad una cittadina, aiutandola a superare i brutti ricordi, legati alla criminalità e a tante altre situazioni. Il Soprintendente Buonomo ha sottolineato quanto sia fondamentale l’istituzione del museo, nel quale garantire la conservazione, la tutela e la promozione della cultura.
“Bisogna conoscere e riconoscersi in questo patrimonio” ha affermato mons. Stefano Russo. “I musei sono luoghi d’incontro con la cultura, bisogna coinvolgere tutta la comunità, anche laica, perchè il valore storico-artistico è davvero grande.”
La professoressa Vargas, invece, ha incuriosito i presenti col suo escursus storico sulla vita di Arcuccio, un artista polivalente che lavorò alla corte di Ferrante D’Aragona, durante il Rinascimento Napoletano, un periodo di grande importanza per il territorio, nel quale confluiscono influenze artistiche, provenienti da tutta Europa. Infatti, raccolte in questo nuovo museo, ci sono alcune delle opere che hanno segnato la vita di Arcuccio, tra cui ricordiamo il “Martirio di San Sebastiano”, unica opera firmata e datata dell’autore. La Vargas ha ringraziato l’associazione In Octabo, che ha collaborato con particolare perizia e professionalità alla realizzazione della sezione del Museo stesso, ringraziando in particolare il presidente Giulio Santagata, la dott.ssa e ricercatrice Paola Improda, il dott. Stefano Cavallo.
Una menzione di mons. Ernesto Rascato al curatore della sezione fotografica Giuseppe Panza, per la sua disponibilità e fattiva collaborazione.
Infine, il vescovo, il quale ha suggerito e incoraggiato l’apertura di questa nuova sezione del museo, ha ribadito l’importanza di queste opere e la ricchezza che portano in eredità alla cittadina di Aversa, ma anche la loro ricchezza spirituale, in quanto capaci di far dialogare lo spettatore con l’umanità di un altro tempo e farci comprendere ciò che l’artista voleva trasmettere.
Dopodiché, i presenti si sono riuniti davanti l’entrata alle sale del museo, dove il Vescovo Spinillo e Mons. Russo hanno benedetto il museo e le opere, aprendolo ufficialmente al pubblico.
L’apertura del Museo, a cura dei soci dell’associazione In octabo si terrà il lunedì, il mercoledì e il sabato dalle 9,30 alle 12,30, il venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30.
Maria Anna Mazzei