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Ottima la prima!
Non possiamo che iniziare così, parlando de La compagnia del sonno, spettacolo andato in scena ieri, in prima nazionale, al San Ferdinando di Napoli.
Un capocomico, una prima donna, una soubrette, un attor giovane, un anziano regista menomato dall’età, sono i cinque protagonisti del nuovo testo di Roberto Alajmo scrittore e drammaturgo siciliano, con la regia di Armando Pugliese.
Nando Paone è Grifagno, il capocomico, Gigio Morra è Scalogno, il vecchio regista, Stefania Blandeburgo è Sparagna, la prima donna, Claudio Zappalà è Terragno, l’attor giovane e Angela Bertamino è Micragna, giovane soubrette, ambiziosa e ribelle.
I quadri scenici ambientati in un teatro dismesso, sono davvero molto belli, ammantati dall’atmosfera onirica, regalano quell’alone di mistero tra finzione e realtà che ci accompagna, in quel limbo che è il nostro inconscio, fino alla fine.
La compagnia del sonno, così inizia a prepararsi, si adopera affinché il proprio compito sia portato a termine: il committente deve sognare, ha bisogno di farlo.
Ma tra di loro aleggia un’insoddisfazione, un senso di noia che li porta a desiderare di interpretare altri sogni, più temerari, più coinvolgenti e, soprattutto, più sentiti.
Un testo, quello di Alaimo, che usa un linguaggio particolare, ricercato, che subito ammalia il pubblico. Una lingua che diventa un’invenzione poetica, con una metrica che la rende musicale. I personaggi si avvicendano, mentre il committente dorme, nelle loro proposte surreali, nei meandri delle mente umana (?) cercano risposte che non sempre trovano. Hanno bisogno di poter dare senso ai sogni, devono e vogliono poter cambiare il nulla che pervade l’uomo anche nei sogni.
Arriva così, la risposta alla loro richiesta d’aiuto, il vecchio regista Scalogno, anche se malandato e trascurato, potrebbe essere la soluzione per cambiare il repertorio onirico, ripetitivo e banale del loro committente: niente incubi, mai un sogno erotico, niente che risulti davvero eccitante o avventuroso.
Instancabili e senza mai perdere la speranza i protagonisti continuano nella loro opera onirica, un palcoscenico metafisico dove è difficile non ritrovarsi, perché ci lascia con la consapevolezza che “forse c’è una compagnia teatrale demandata a fare questo e solo questo in ognuno di noi. Forse ognuno possiede la propria, che si agita nel cervello cercando di mettere assieme quel che serve per l’attività onirica notturna.”
E ci piace pensare che almeno nei sogni dovremmo lasciare tutta la libertà alla “nostra speciale compagnia teatrale” per poterci svegliare felici di ricordare, se non il sogno, almeno di aver sognato.
Giustina Clausino
Le musiche dello spettacolo sono di Nicola Piovani (Ed. Alba s.r.l.);
le scene di Andrea Taddei;
i costumi di Dora Argento;
il disegno luci è di Peppe Cino.
Una produzione Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo.
Le rappresentazioni:
A Napoli dal 13 al 23 aprile al Teatro San Ferdinando
A Palermo dal 27 aprile al 7 maggio al Teatro Biondo
Durata dello spettacolo 1h e 20’ senza intervallo