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Si è tenuto, ieri sera, nei giardini del suggestivo Galoppatoio della Reggia di Carditello (Caserta) il concerto di Ron “Come una freccia in fondo al cuore”, terzo appuntamento del Carditello Festival 2024.
Quest’anno, Antonello De Nicola, direttore artistico del Carditello festival ha voluto fare un omaggio al Festival di Sanremo e agli artisti che lo hanno reso unico.
Denny Mendez ha presentato la serata, ricordando il giudice Borsellino e la sua scorta, nel giorno dell’anniversario della loro morte, ricordo al quale si associa Maurizio Maddaloni, presidente della Fondazione Real Sito di Carditello, che, facendo gli onori di casa, ricorda l’impegno e la tenacia nel voler tenere alti i valori della legalità, in un sito che per anni è stato abbandonato e depredato.
Dopo i saluti, prende il via il concerto.
Un’atmosfera attenta e intensa regna tra il pubblico, Ron con estrema semplicità e passione affascina il pubblico, in un percorso emotivo tra le canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo. Ironico e divertente quando racconta gli aneddoti della nascita di alcuni tra i più famosi e della sua amicizia con Lucio Dalla. Racconti che fanno rivivere un’atmosfera che forse si è persa di vista, la complicità di due persone, due artisti che condividono le loro magie, le mescolano, le contaminano e fanno sì che nascano vere poesie. Come non citare Il gigante e la bambina, Piazza grande, Cosa sarà o Chissà se lo sai, brani immensi.
Le emozioni si moltiplicano, le parole delle canzoni di Ron sono dirette al cuore, fanno bene, sono canzoni d’amore, ma anche parole e musiche che danno di più, risvegliano nella nostra mente pensieri che forse si erano assopiti, creano consapevolezze e non sono mai state così attuali, l’amore vero lascia andare, rende liberi, non incatena:
E non abbiam bisogno di parole
Per spiegare quello che è nascosto in fondo al nostro cuore
Ma ti solleverò
Tutte le volte che cadrai
E raccoglierò i tuoi fiori che per strada perderai
E seguirò il tuo volo
Senza interferire mai
Perché quello che voglio
È stare insieme a te
Senza catene
Stare insieme a te
Ron è sul palco, accompagnato dalla sua band: Giuseppe Tassoni, piano e tastiere, Roberto Di Virgilio, chitarre, Roberto Gallinelli, basso, Matteo Di Francesco, batteria, Stefania Tasca, cori, percussioni e chitarra.
Con Stefania Tasca duetta cantando Cambio stagione (scritta da Carmen Consoli per l’album che raccoglieva fondi per la ricerca sulla SLA), Questo vento (scritta con Leo Gassmann per l’album Sono un figlio)e la canzone con la quale ha vinto Sanremo insieme a Tosca, Vorrei incontrarti tra cent’anni, la Tasca è bravissima nell’accompagnare Ron e riesce a creare un feeling perfetto. Durante il concerto, Stefania Tasca canta anche una sua canzone dal titolo Castelli di Sabbia.
Emozionato ed emozionante quando dedica Una città per cantare al Real Sito di Carditello, Ron esprime tutto il suo stupore per una realtà così accogliente e suggestiva, della quale non era ancora a conoscenza.
Poetico e romantico quando racconta, in chiusura, la storia di Joe Temerario, le peripezie di un acrobata che fatica molto per cercare di andare avanti, un discorso molto toccante di quanto ci si possa sentire soli anche quando siamo attorniati da tante persone e come siano più difficili le “acrobazie” dei nostri sentimenti, dei nostri pensieri di quelle sui trapezi.
Una serata magica e resa unica dalla brezza inaspettata dopo una caldissima giornata di luglio e da una splendida luna in cielo, da perfetto sfondo alle parole, alla musica e alla voce di un grande artista come Ron.
Giusy Clausino
I prossimi appuntamenti del Carditello Festival
27 luglio
Fiorella Sinfonica
Live con orchestra
Fiorella Mannoia
12 settembre
UniverSal
Sal Da Vinci
Adriano Pennino, direttore d’orchestra
15 settembre
Cavalleria Rusticana
Fondazione Luciano Pavarotti
Associazione NovaNeapolis
Associazione Pomeriggio Musicale
Fuori programma
