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Sabato 25 aprile 2015, presso il Teatro Civico 14, di Caserta, si è tenuta la prima edizione della Rassegna musicale “Vivo”, dedicata alle musica d’autore. Direttore artistico Gennaro Vitrone, che ha ideato e organizzato la serata, volta a dare spazio ai cantautori della provincia di Caserta e non solo, i quali molto spesso non hanno possibilità di esibirsi in locali o altri spazi .
Ospiti dell’evento Riccardo Ceres, Giglio e The Gentlemen’s agreement, gli Sha’Dong, Peppe Rienzo e Gennaro Vitrone. Agostino Santoro presentatore e animatore delle serata.
I primi ad esibirsi gli Sha’Dong, un gruppo di Aversa, musicisti che si ispirano al synth pop degli anni 80, in questa serata hanno deciso di sperimentare una nuova formazione con due dei protagonisti del gruppo: Paolo Convertito e Paolo di Ronza. Hanno raccontato le loro emozioni e la loro passione per la musica attraverso le canzoni, come Memoria, testo che parla del desiderio di immortalità di ogni uomo, quello di voler essere ricordato e mai dimenticato. O come Tra sonno e veglia, canzone tratta dal loro ultimo cd, un viaggio tra sogno e realtà, l’onirico che sostituisce gli “spazi bui” della vita.
Visibilmente emozionato, Gennaro Vitrone, accompagnato da Mimì Ciaramella, storico batterista degli Avion Travel, Dario Crocetta alla chitarra, Roberto Caccavalle al contrabbasso e con la partecipazione straordinaria della violinista Ilaria Venuto, si è esibito con brani tratti dal suo ultimo cd Piccole partenze, nel quale tratta il desiderio del ritorno alle radici, la scoperta di nuovi orizzonti attraverso le “piccole partenze” della nostra vita.
Esuberante, ironico e sentimentale Riccardo Ceres, giovane musicista e cantautore, autore di colonne sonore tra le quali quella di Mozzarella stories e Perez di Edoardo De Angelis. Il sonno, ‘O cor zitt e Il barbiere, le canzoni che Ceres ha scelto per Vivo, ritornando al suo primo amore, quello per la canzone autoriale, accompagnato da Celestino Sarnelli alla chitarra e Pasquale Iadicicco alle percussioni.
Inizia con un omaggio a Ennio Morricone, Giglio, accompagnato dai Gentlemen’s agreement. Si esibisce in una “improvvisazione d’autore” con brani ancora inediti, al punto che non ha ancora scelto i titoli. Il primo parla di una storia di un ragazzo omosessuale che affronta la realtà di una città come Napoli, sempre pronta ad abbracciare i suoi figli. Il secondo brano narra la storia di un adolescente che si ritrova a scontare una pena nel carcere minorile di Nisida e canta il suo dolore.
Ritmo, vivacità, anima mediterranea con contaminazioni etniche, reggae e pop nella musica e nelle canzoni di Peppe Rienzo, accompagnato da Francesco Aiello, Luchy Di Blasio e Antonio Caddeo. Peppe Rienzo non si risparmia, si presta allo spettacolo puro, senza togliere spazio alla canzone di denuncia, come “La terra dei fuochi”, con la quale vuole lanciare anche un grido di speranza.
Iniziativa coraggiosa e lodevole quella della rassegna Vivo, alla sua prima edizione, che il pubblico ha apprezzato e premiato, applaudendo la voglia di suonare, di cantare e la passione per la musica che vibrava nel teatro.
“La musica d’autore non deve avere più la prerogativa di avere “spazi dannati” , ma godere di più visibilità perché rientra a pieno titolo nel nostro patrimonio culturale” ha detto Gennaro Vitrone, direttore artistico della rassegna.
Giustina Clausino
(foto Giuseppe Panza)
Reportage della serata a cura di Giustina Clausino e Giuseppe Panza