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Caserta, Bennato regala una favola musicale sotto il cielo dell’outlet “La Reggia”

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edoardo-bennatoIeri sera l’Outlet, centro commerciale “La Reggia”  di Marcianise,  sotto il cielo di Agosto, è stata sede di un grande concerto gratuito, con la musica del cantautore napoletano Edoardo Bennato. Per l’occasione tutti i negozi sono rimasti aperti fino alla mezzanotte e i cancelli dell’Outlet lo sono rimasti anche oltre, per permettere a chi voleva, di restare a bere ancora una birra, ai musicisti di salutare quanti volevano complimentarsi con loro e agli avventori di defluire.

La scenografia, montata in una delle piazze principali, mostrava sequenze inerenti ai pezzi in esecuzione, così sono passate immagini di Napoli, di Bagnoli, Nisida, i personaggi delle favole che hanno ispirato i più famosi pezzi di Bennato, ma anche Enzo Tortora e Mia Martini dietro le note de La Calunnia è un venticello e messaggi come NEL MIO PAESE NESSUNO È  STRANIERO sul pezzo del suo ultimo album Pronti a Salpare.

Il grande cantautore, ieri sera, non ha solo portato della buona musica in una location dove non è consueto vedere eventi di tale livello, ma ha lanciato, come nel suo stile, numerosi e importanti messaggi attuali e sociali. Sono nato a Napoli, anzi a Bagnoli, periferia industriale tra il fumo e il rumore delle acciaierie canta, e poi ci parla di Bagnoli, della sua terra, della sua gente, e lo fa in modo lucido, critico. Lontano dagli stereotipi ammette che i più si lamentano ma poi non fanno nulla, che si vive di vittimismo e assistenzialismo, che grazie a ciò Bagnoli, ormai, non è più scelta industriale ed è lontana dal raggiungere quella che sarebbe la sua vocazione turistica. Bennato non risparmia le critiche ai presidenti che visitano Bagnoli e se ne vanno, ai politici che fanno il loro gioco” – dice – “perché noi permettiamo di farglielo fare”.

Il suo ultimo album, Pronti a salpare” di cui è stato eseguito il brano omonimo, è il brano vincitore della XIV edizione del Premio Amnesty International Italia, indetto dall’organizzazione per i diritti umani. Dal palco, suadente, racconta da quali considerazioni è nato questo suo titolo, dove pronti a salpare non è riferito ai migranti, che lo sono sempre perché fuggono dalla miseria e dalle guerre, ma al mondo occidentale il quale, senza buonismo spicciolo, deve essere pronto a salpare, a cambiare modo di pensare. “L’umanità da sempre è in cammino: un concetto che non si può fermare”;  esprime così, il suo pensiero sul tema dell’immigrazione, chiaro, importante, lucido e forte.

Oltre a questo, il cantautore, la chitarra di Giuseppe Scarpato e il resto della band, ieri sera, si sono esibiti con una ricca scaletta. In aggiunta ai pezzi citati sono state eseguite Il gatto e la volpe, Asia, L’isola che non c’è, Capitan uncino, In prigione, Nisida è un’isola e nessuno lo sa, Dicono di noi e tante altre, amate, indimenticabili. Le persone presenti hanno avuto la gioia di ritrovare in ottima forma, un grande che da un po’ era finito in sordina.

Da sempre la musica, prima tra tutte le arti, può e deve essere veicolo per grandi messaggi, per scuotere le menti e le coscienze. L’arte e la cultura dovrebbero essere ad appannaggio della collettività, per questo ci auguriamo altre iniziative che riescano ad essere alla portata di tutti per accessibilità e valore artistico.

Lucia Dello Iacovo