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“Attraverso la cultura il mondo cambierà!”
La frase della scrittrice giornalista pubblicista, professoressa Carmela Politi Cenere, fondatrice e presidente del Premio letterario internazionale “Emily Dickinson”, è eloquente.
Pronunciata nel corso della cerimonia conclusiva della XXII edizione del Premio che si è svolta giovedì 31 gennaio presso la Sala Conciliare “Silvia Ruotolo” della V Municipalità Vomero-Arenella, contiene l’essenza e la nobile finalità dell’Associazione Culturale napoletana dedicata alla celeberrima poetessa statunitense.
L’evento culturale si è svolto al cospetto di un numeroso pubblico e ed è stato condotto da Carmela Politi Cenere, alla presenza della giuria, il vicepresidente dott. Ing. Ruggiero Cenere, dall’avvocato Carmine Monti, e con l’intervento dell’assessore alla cultura Dott. Luigi Sica della V Municipalità del Comune di Napoli.
La Professoressa Carmela Politi Cenere, dopo il benvenuto, i ringraziamenti e l’illustrazione del prestigioso premio, ha presentato il Prof. Massimo Colella, personalità che si distingue per doti umane e culturali. Questi, che ha al suo attivo pubblicazioni sulla letteratura italiana del ‘500 e del ‘900 presso prestigiose riviste letterarie e saggi, ha ricevuto dall’Associazione una targa con motivazione a testimonianza della ricca e intensa attività culturale, ed ha effettuato un intervento esaustivo, forbito e sicuramente arricchente, sul rapporto tra poesia e luce con un interessante focus sui poeti Giuseppe Ungaretti e Andrea Zanzotto e lettura di versi emozionanti.
Non c’era, dunque, intervento migliore per introdurre l’assegnazione degli ambiti premi. Questi sono stati attribuiti dal terzo al primo classificato in varie tipologie di scrittura edite ed inedite: narrativa, poesia, racconto, saggi, autori stranieri.
Ciascun premiato ha ricevuto un attestato su pergamena e una coppa, accompagnati dalla lettura della gratificante motivazione per l’attribuzione del premio con cui sono state “dipinte” le qualità dell’opera e le sue peculiarità.
Sono stati assegnati molti premi, per cui è difficile menzionare tutti gli scrittori.
Si riportano alcuni nomi.
Elvira Capece Masiello ed Alessandro Petruccelli rispettivamente con “L’amante dei faraglioni” e “Una cartella piena di soldi” si sono classificati primi, ex aequo, nel settore della narrativa edita. Anche il primo premio della poesia edita è stato un ex aequo. Vincitori sono stati Concetta Concia con la silloge “Riverberi di luce” e Clotilde Baccari Cioffi con “Sogno d’amore”. Con una silloge di poesie la newyorkese Virginia De Filippo ha conseguito il premio “autori stranieri”. Andrea Santaniello con “Le chiese di Quindici” ha ottenuto il primo premio nel settore saggi e Daniela Vellani con “Ragazzi, voglio raccontarvi una storia jazz!” il secondo. Al poeta Francesco D’Episcopo con “Sulla soglia del domani” il primo premio per le poesie inedite e nella stessa categoria Maurizio Perna si è aggiudicato il secondo premio con “L’amore attraverso gli occhi”. Imma Vaporieri è stata premiata nella sezione narrativa inedita.
Il lungo elenco dei premiati è significativo: la cultura ha vinto e l’evento ne è stata la testimonianza.
Carmela Politi Cenere, fondatrice del Premio, con la sua encomiabile dedizione, con la sua passione, la sua generosità ed il suo amore per la bella scrittura, come ogni anno si è adoperata per far sì che la poesia, la letteratura, la cultura e l’arte diventino sempre più il nutrimento per una società migliore. La sua speranza è rivolta verso le nuove generazioni e, infatti, il concorso è aperto anche agli studenti. Anche quest’anno la sua tenacia culturale è stata vincente e il Premio, fucina di bella scrittura, ha ricevuto consensi ed una grande partecipazione.
Presto il bando della XXIII edizione del Premio.
D. V.