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INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana e l’Associazione culturale Arteteca sono promotori di un progetto interessante ed encomiabile di decoro urbano, da realizzare nel Parco Merola, conosciuto come parco dei Murales di Ponticelli, complesso residenziale fondato nel 1980 nella periferia di Napoli, che accoglie oggi un migliaio di persone.
Il progetto prevede non solo la realizzazione di enormi opere di street art sulle facciate del parco, assieme ad artisti italiani di fama mondiale, ma anche l’attivazione di stimolanti laboratori creativi e di “rigenerazione sociale” finalizzati al coinvolgimento di giovani.
Si tratta di un’attività che coniuga creatività, impegno sociale e cultura. Lo scopo è quello di realizzare opere interessanti e di spessore che possano non solo stimolare l’interesse e l’attenzione del pubblico, ma anche elevare socialmente e culturalmente un territorio desolato, degradato, complesso e con molte problematiche, come il quartiere di Ponticelli nella periferia di Napoli Est, promuovendo il coinvolgimento della popolazione, soprattutto i minori, facendo emergere risorse potenziali di cui spesso i giovani sono ricchi inconsapevolmente.
Il territorio che conta un alto tasso di dispersione scolastica e disoccupazione, oltre che teatro di azioni criminose, è stato “adottato” dal 2015 da una rete di organizzazioni sociali e volontari per promuovere il riscatto morale e culturale mediante il sano linguaggio dell’arte, del bello e del buono.
Si tratta di un’attività internazionale collaudata che nel tempo si è concentrata su due dimensioni: la prima riguarda la curiosità per l’animazione del pubblico e privato, no profit, sugli scenari esteri; la seconda riguarda la geografia nota che chiama a sé artisti, prevede la progettazione con fondi comunitari o extra, le residenze e le missioni d’arte, le possibili collaborazioni e i prolifici network tra molteplici enti pubblici, privati profit e sociali no profit.
È interessante sapere che dal 2015 ad oggi sono state realizzate opere di street art sulle facciate degli edifici, frutto di un lavoro che ha impegnato anche i residenti, a partire dai più piccoli. Ciascuna opera rispecchia una tematica in sintonia con le necessità dei residenti: “Ael. Tutt‟egual song e criature” di Jorit AGoch, “A’ pazziella ‘n mano e’ criature” di ZED1, “Lo trattenimento de’ peccerille” di Mattia Campo Dall’Orto, “’A mamm’ ‘e tutt’ ‘e mamm’” de La Fille Bertha, “Chi è vuluto bene nun s’’o scorda” di Rosk&Loste, “Je sto vicino a te” di Daniele Hope Nitti, “’O sciore cchiù felice” di Fabio Petani.
Le opere hanno richiamato l’attenzione di curiosi, studiosi e turisti con organizzazione di “street art tour” e visite guidate con associazioni giovanili. Il parco ha inoltre attirato produzioni video musicali, televisive e cinematografiche con grande vantaggio dei residenti.
Ciò evidenzia la qualità e l’importanza del progetto. La cultura e l’arte che unisce artisti, enti, residenti di tutte le età, diventa un vero e proprio faro luminoso che può rappresentare la piena riqualificazione del territorio e l’opportunità di esprimere pienamente le molteplici risorse, il talento e le positività delle generazioni giovani e future.
Daniela Vellani