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Napoli, al Teatro Instabile, sarà in scena “Mater Camorra”

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Talentum Production di Marcello Radano, in collaborazione con

Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema, presenta

“Mater Camorra”

‘O paraustiello da Squarciona

di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi

con Gianni Sallustro, Nicla Tirozzi, Ciro Pellegrino, Gianluca Cangiano, Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Vincenza Granato, Vincenzo Gambocci, Antonio Pio Del Vecchio, Nancy Pia De Simone, Rosa Vanese, Carlo Paolo Sepe, Noemi Iovino, Paola Carillo, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino, Elisa Sodano, Gennaro Zannelli, Salvatore Ciro Tufano, Luigi Guerra, Sara Ciccone, Anna Sodano, Enrico Annunziata.

Il 29, 30 dicembre 2022, ore 20.30 e il 6, 7, 8, gennaio 2023 ore 18.30 va in scena “Mater Camorra” al Teatro Instabile Napoli, adattamento da Brecht di Gianni Sallustro e Nicla Tirozzi una produzione Talentum production di Marcello Radano con Accademia vesuviana del teatro e cinema. La regia è di Gianni Sallustro. Quest’anno lo spettacolo festeggia vent’anni di messinscena.

In scena, con Nicla Tirozzi e Gianni Sallustro, ci sono: Ciro Pellegrino, Gianluca Cangiano, Tommaso Sepe, Francesca Fusaro, Davide Vallone, Vincenza Granato, Vincenzo Gambocci, Antonio Pio Del Vecchio, Nancy Pia De Simone, Rosa Vanese, Carlo Paolo Sepe, Noemi Iovino, Paola Carillo, Roberta Porricelli, Maria Crispo, Antonella Montanino, Elisa Sodano, Gennaro Zannelli, Salvatore Ciro Tufano, Luigi Guerra, Sara Ciccone, Anna Sodano, Enrico Annunziata.

Note di regia“Si può pensare che le donne siano contro le guerre perché nell’immaginario collettivo è il sesso maschile che combatte. Se invece consideriamo intrecciati privato e pubblico, individuo e collettivo, femminile e maschile, in guerra la parte sostenuta consapevolmente dalle donne è sempre stata grande. Sono le donne a garantire solidarietà ed affetti a chi agisce in un teatro di odio e di distruzione. E ancora, in tempo di guerra, sono le donne, oltre a decidere di poter combattere in prima linea, a sopportare un sovrappiù di violenza: gli stupri, la prostituzione coatta oppure la riduzione alla funzione di cura ed assistenza. Anna Fierling, la celebre vivandiera di Brecht, diventa in “Mater Camorra”, Anna ‘a squarciona (Nicla Tirozzi), mentre i suoi tre figli, Eilif, Schweizerkas e Kattrin la muta, vengono ribattezzati Rafele, Tonino e Catarina. Tra gli altri personaggi c’è il Cappellano, (Gianni Sallustro), personaggio che rappresenta una casta di persone paurose e false. Lui non si fa problemi a rinunciare alla sua devozione alla Chiesa per sopravvivere. Il cappellano è inquietante, corrotto, mefistofelico e con connotati zoomorfi, come il resto degli altri personaggi del testo rivisitato. In questa rilettura del drammaturgo di Augusta la vicenda di “Madre Courage” è ambientata nei vicoli di Napoli e nella provincia napoletana e la guerra dei trent’anni si trasforma nello scontro perenne fra i clan, con il surplus di degrado e “bestialità” che questo comporta”.

Caratteristiche del lavoro: Il linguaggio con cui si esprimono gli attori è un insieme dei vari dialetti campani. Lo zoomorfismo è una caratteristica fondamentale dei personaggi dello spettacolo per sottolineare la loro “bestialità”. La “Guerra dei Trent’anni” viene attualizzata nello scontro perenne fra i clan sottolineato da un coro greco di animali che fa immergere lo spettatore in una giungla. I costumi sono ricoperti di soldi macchiati di sangue per evidenziare che il “Dio denaro” è l’unico interesse dei camorristi. Elemento scenografico dello spettacolo è un carro. Sui suoi quattro lati, sono riprodotte le capuane Matres Matutae che, come sfingi, custodiscono l’enigma della vita. Nello spettacolo si parla delle vittime innocenti di camorra e mafia e di Gaetano Montanino a cui Mater Camorra è dedicato. Guardia giurata, Montanino viene ucciso il 4 agosto 2009 durante una sparatoria avvenuta in piazza Mercato a Napoli, mentre stava svolgendo la sua ordinaria attività di controllo. Montanino e un collega, sono nella macchina di servizio dell’istituto per cui lavorano, “la Vigilante” per il loro abituale giro di controllo delle attività commerciali quando improvvisamente sono avvicinati da quattro delinquenti che intimano loro la consegna delle armi.

La guardia giurata Gaetano Montanino non cede alle pressioni dei rapinatori e non consegna l’arma di ordinanza, consapevole che la stessa sarebbe stata usata dai rapinatori per commettere altri reati, sacrificando la propria stessa vita.

Gaetano viene colpito da 7 colpi di pistola, il compagno è più fortunato, i sei proiettili che lo raggiungono non ledono parti vitali. Processati e condannati i responsabili dell’omicidio. Gaetano Montanino è riconosciuto “vittima del dovere” con decreto del Capo di Polizia n. 599/C/3/GG/34 del 13 marzo 2013.

Lo spettacolo ha il patrocinio morale del Comune di Napoli, di Libera, di Associazione A. R. Ca. Agende Rosse Campania, di Articolo 21.

PERSONAGGI

  1. Anna ‘a Squarciona (‘a camaleonte)                     Nicla Tirozzi
  2. Cappellano (‘o serpente)                                      Gianni Sallustro
  3. Ciruzzo ‘a pippa (‘o gallo)                                     Ciro Pellegrino
  4. Rafele King Kong (‘o gorilla)                                Gianluca Cangiano
  5. Aitan (‘o micione)                                                Tommaso Sepe
  6. Catarina (‘a palomma)                                         Francesca Fusaro
  7. Tonino (‘o cacciuttiello)                                        Carlo Paolo Sepe
  8. Pascale (‘o lupo)                                                  Tommaso Sepe
  9. Mario (‘o cane ‘e presa)                                       Antonio Pio Del Vecchio
  10. Sergio (‘o cane ’e presa)                                      Gennaro Zannelli
  11. Lucia (‘a cana e presa)                                         Noemi Iovino
  12. Santina (‘a cana e presa)                                              Antonella Montanino
  13. Michele (‘a scigna)                                                        Davide Vallone
  14. Ciccio (‘a scigna)                                                 Salvatore Ciro Tufano
  15. Gennarino (‘o cavallo)                                          Vincenzo Gambocci
  16. Nicola (‘o cavallo)                                                Luigi Guerra
  17. Carolina (‘o sorece)                                              Nancy Pia De Simone
  18. Assunta (‘o sorece)                                              Vincenza Granato
  19. Rosaria (‘o sorece)                                                        Paola Carillo
  20. Matalena (‘o sorece)                                            Rosa Vanese
  21. Carmela (‘o sorece)                                              Maria Crispo
  22. Maria (‘o sorece)                                                  Roberta Porricelli
  23. Serafina (l’aucelluzz’)                                          Elisa Sodano
  24. Luisa (l’aucelluzz’)                                               Sara Ciccone
  25. Nannina (l’aucelluzz’)                                          Anna Sodano
  26. Felice (l’aucelluzz’)                                                        Enrico Annunziata

Notizie Talentum Production

La “Talentum Production” di Marcello Radano, in collaborazione con l’ Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro lavora per creare opportunità professionali per i giovani nel cinema, teatro e in tutte le altre espressioni artistiche. Tra i lavori prodotti ci sono gli spettacoli “Lo magnifico cunto”, “Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Citrullo”, “Orgoglio ‘43”, “Mater Camorra e i suoi figli”, “Razzullo e Sarchiapone sott’ o tendone” e poi in ambito cinematografico i seguenti film: “L’eredità”, “Ricordi in bianco e nero”, “La Barba”, “Il peso esatto del vuoto”, “Per colpa mia”, “Io”, “Con occhi diversi”, “Volevo essere Robin Hood”. Inoltre la Talentum organizza da sei anni il Premio “Talentum – premio delle eccellenze” con cui sono stati assegnati riconoscimenti ad artisti del calibro di Enzo Moscato, Manlio Santanelli, Heather Parisi, Isa Danieli, Guido D’Agostino, Alessandro D’Alatri, Nunzia Schiano, Maria Bolignano, Gino Curcione, Cristina Donadio, Negramaro, Enzo Avitabile, Luciano Melchionna, Lino Musella, Massimiliano Rossi, Lucianna De Falco e tanti altri.

Notizie Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema di Gianni Sallustro

L’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema, fondata nel 2007 da Gianni Sallustro, è una scuola di recitazione (per adulti, ragazzi e bambini) pluripremiata a livello nazionale. Essa nasce dal bisogno concreto di offrire un servizio nel territorio vesuviano: far vivere il teatro, il cinema non più solo come passatempo, ma come arte da valorizzare e da affinare. Il progetto di Alta Formazione Attoriale proposto dall’Accademia affonda le sue radici nella pedagogia di tradizione classica del ‘900 (Stanislavskij, Lecoq, Cechov, Decroux, Mejerchol’d) volgendo volentieri l’attenzione ai classici del passato, ai principi innovativi della ricerca avanguardistica (Grotowski, Brook, Strasberg, Barba, Chubbuck) e prestando grande attenzione alla scena contemporanea.

L’Accademia quindi, spaziando nell’arco della conoscenza e dell’esercitazione, permette all’allievo di elaborare un proprio metodo in modo da poter soddisfare i diversi tipi di richieste lavorative in campo attoriale.

Dal 2007 (anno di fondazione), diversi sono i riconoscimenti avuti:

2012 –       Attestato di benemerenza per la legalità dalla Polizia di Stato;

2014 –       Medaglia Aurata al merito dalla Norman Academy;

2015 –       L’Accademia Vesuviana del Teatro e Cinema entra a far parte della Biblioteca digitale sulla camorra e cultura della legalità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II per lo spettacolo “Mater Camorra”;

2017 –       Premio “Eccellenze Campane”;

2017 –       Vince i premi come migliore spettacolo e migliore attrice al Fringehart Festival con lo spettacolo “Le felicissime peripezie amorose di Pullecenella Citrullo”;

2017 –       Riceve la targa per il valore artistico “Estate Medicea 2017” dalla città metropolitana di Ottaviano;

2018 –       Premio di Benemerenza dal comitato Civico di Ottaviano (NA) “A. Cifariello” Onlus;

2018 –       1° classificata al XVIII Concorso Nazionale di teatro “Carmine Scianguetta” con lo spettacolo “Sapete che”, scritto e diretto da Gianni Sallustro con cui l’Accademia ha collaborato con il I Circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA);

2018 –       Vincitrice della XX edizione di “Pulcinellamente”, con lo spettacolo “Sapete che”, realizzato per il I circolo didattico di San Giuseppe Vesuviano (NA).

2019 –       1° classificata al XIX Concorso Nazionale di Teatro “Carmine Scianguetta”

2019 –       Vincitrice della XXI edizione di “Pulcinellamente” categoria Miglior attrice protagonista

2019 –       Premio Stampa III edizione Picentia Short Film Festival

2020 –       Premio Best Italian Movie Scott Edition

2020 –       Premio miglior attore Gianni Sallustro al Corto e Cultura Film Festival di Manfredonia

2020 –       Premio miglior fotografia a Francesco Morra al Corto e Cultura Film Festival di Mafredonia

2020 –       Premio miglior Regia al Corto L’EREDITA’ Cultura Film Festival di Manfredonia

2020 –       Premio miglior Regia a Gianni Sallustro per lo spettacolo Mater Camorra e i suoi figli al PSFF

2021 –       Premio Best Social Short al Vesuvius International Film Fest

2021 –       Premio SA.FI.TER Film Festival – regione Puglia

2021 –       Premio al Castiglion Film Festival –Toscana

2021 –       Premio Legalità XIV edizione del Corto e Cultura Film Festival città di Manfredonia-Puglia

2021 –       Premio Miglior attore XIV edizione del Corto e Cultura Film Festival, città di Manfredonia

2021 –       Premio GARGAUNIA -Miglior attore all’Officinema Film Festival , XVIII EDIZIONE

2022-        Premio Legalità –Miglior attore XV edizione del Corto e Cultura Film Festival , città di Manfredonia-Puglia

2022-        premio conferito dalla Camera dei Deputati a Gianni Sallustro come miglior attore di teatro e cinema impegnato nel sociale