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Quattro serate dedicate alla retrospettiva “Ricomincio da te”, per omaggiare e ricordare Massimo Troisi, a 25 anni dalla sua scomparsa, proposte nell’ambito della V Edizione di Corto e a capo – Festival di Cinema e Oltre, realizzata con il supporto organizzativo di Francesco Dainotti. Il festival, diretto dal regista Umberto Rinaldi, é cominciato giovedì 1 agosto, itinerante in vari comuni dell’Irpinia tra cui Venticano, sede storica della rassegna, e si è concluso il 10 agosto.
Il tema cardine di questa edizione 2019, ci dice il direttore Rinaldi, è l’identità. Ed appunto attraverso questa lettura il festival “Corto e a Capo” 2019 sottolinea i concetti di identità, diversità e immagine nel mondo artistico, culturale e non solo.
“Massimo Troisi, autore fortemente identitario ma anche molto aperto all’altro e al futuro, ha saputo far evolvere la sua stessa identità, l’ha trasformata pur lasciandola intatta. Rifiutando stereotipi, luoghi comuni e scelte di comodo, ha saputo affermare se stesso e il proprio mondo con semplicità, ironia e leggerezza” continua il dottor Rinaldi.
I film scelti per la retrospettiva Ricomincio da te, partita da Trevico mercoledì 7 agosto, il paese di Ettore Scola, sono stati: Che ora è? (di Ettore Scola), mentre a Venticano sono stati proiettati: Ricomincio da tre, Le vie del signore sono finite, che ha visto come ospite gradito, Massimo Bonetti, volto popolare del cinema e amico di Troisi; e per l’ultima serata, il 10 agosto, c’è stata la proiezione del Postino e l’incontro con l’attore Renato Scarpa, uno dei nomi storici del cinema italiano.
In particolare, venerdì sera, Massimo Bonetti ha ricordato il suo amico Troisi con affetto e ironia, raccontando momenti di vita privata e artistica, che quasi sempre coincidevano: “Massimo era così, ci faceva ridere sempre. Mi ha dato tanto come artista e come uomo, mi ha insegnato a vivere la vita con semplicità e ad apprezzare tutto ciò che ci dona.”
Giustina Clausino
Corto e a capo è nato nel 2015 con l’obiettivo di diffondere la cultura cinematografica attraverso proiezioni e incontri con autori, attori e protagonisti del cinema, privilegiando quelle figure che si muovono al di fuori dei circuiti ufficiali e dei canali classici di fruizione. Si svolge in paesi della provincia irpina dove spesso diviene l’unica possibilità di entrare in contatto con le opere cinematografiche senza doversi spostare. Ogni anno Corto e a capo ha un tema specifico, intorno al quale viene costruita tutta l’edizione tra cinema, musica, incontri con ospiti, libri e documentari partecipati