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Venerdì 26 aprile è uscito “LO CHIAMAVANO VIENT’ ‘E TERRA”, il nuovo album di ENZO GRAGNANIELLO (Arealive – distribuzione Warner Music Italy). Il disco che arriva a quattro anni di distanza dal precedente “Misteriosamente”, è stato anticipato dall’uscita del singolo e video “Lo chiamavano Vient’ ‘e terra”.
Dodici brani firmati, prodotti e arrangiati dal cantautore napoletano tre volte vincitore della “Targa Tenco” e reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek (interpretata da Arisa) e del brano “L’erba cattiva” presente nella colonna sonora di “Gatta Cenerentola”.
Enzo Gragnaniello riesce a fondere sapientemente ritmi puliti e schietti ad una musica che ci riporta alle radici, dando risalto, quindi, alla musica classica napoletana e alle sonorità mediterranee. Gragnaniello ama Napoli, la cultura che Partenope offre generosamente, e allo stesso tempo la sua voce, specchio della sua anima, attraversa tutte le barriere, quelle musicali e quelle universali.
Un autore e musicista capace di essere lungimirante e mai banale, riesce ad emozionare sempre, dando nutrimento allo spirito di chi ascolta le sue canzoni.
Paola Improda
TRACKLIST “LO CHIAMAVANO VIENT’ ‘E TERRA”
01_Mmano ‘o tiempo
02_Lo chiamavano Vient’ ‘e terra
03_Addò si stat
04_Na sera Cu’tte
05_Si tu me cunusciss’
06_Gli uomini Ego
07_Cara
08_Nun c’è bisogno
09_Povero Munno
10_‘A delinquenza
11_Ancora in me
12_Tiempo e’ veleno
Etichetta, Management e Booking: Arealive – www.arealive.it
Distribuzione: Warner Music Italy
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time snc – pressoff@bigtimeweb.it
CREDITI DISCO
Prodotto e Arrangiato da Enzo Gragnaniello
Registrazioni presso Fujente Studio Quartieri Spagnoli e SNAP Studio
Mix e Recording Stefano Formato ad eccezione di Tiemp ‘e Veleno tratyto dal film “Veleno” realizzato da Marco Messina e Danilo Vigorito
Foto: Guido Harari
Grafica: Angelo Formisano
GUIDA ALL’ASCOLTO DEL DISCO BRANO PER BRANO
01_Mmano ‘O Tiempo
Brano che invita a non sottovalutare la sacralità della nostra esistenza. La nostra vita è in mano al tempo che è prezioso. Il nostro vero viaggio spirituale è l’amore che va oltre tutte le religioni.
02_Lo Chiamavano Vient’ ‘E Terra
Brano autobiografico che racconta vari episodi e esperienze della mia vita, da quando da piccolo giravo per i vicoli di Napoli a quando non ancora adolescente scappai a Milano, percependola come la città più lontana in cui evadere. Tornato a Napoli mi iscrissi al comitato dei Disocuppati organizzati e per loro iniziai a scrivere le prime canzoni che furono “Canzoni di Rabbia e Canzoni d’amore”.
03_Addò Si Stat
Ci si aspetta che la profezia non sia rivelata a pochi prescelti ma a molti in modo da guidarli e recuperarli dal mondo buio in cui vivono. Tutto si muove in un sound ritual funky.
04_Na Sera Cu’tte
La storia di un uomo che una sera incontra una donna e si innamora di lei. Non la rivede più e da qui scatta una riflessione sui sentimenti forti e quelli deboli, sulle emozioni che sul momento sembrano un oceano ma alla fine si rivelano un piccolo lago nemmeno profondo. Brano che spazia tra l’ironia e l’introspezione.
05_Si tu me cunusciss’
Brano che potrebbe benissimo essere incluso tra i classici della canzone Napoletana sia per il testo che per la melodia. È un invito all’amore, a trascendere e ad andare nella profondità dei sentimenti per conoscere le fondamenta di questo sentimento che a volte non è capito. È un invito ad aprirsi e a conoscersi meglio perché a volte è proprio nelle sfumature che c’è tutto quello che uno vorrebbe dire.
Un amore che scalda il cuore “si pò tu vi ‘o cielo senza sole pecchè mo ‘o tengo tutto ‘mpietto a me”
06_Gli uomini Ego
Parla dell’attitudine più terribile, quella di prevaricare gli altri. Questa entità che s’impossessa degli uomini, soprattutto quelli più poveri di spirito e porta ad accecarli fino a fargli credere di essere i migliori, pieni di potere e perversione.
07_Cara
Brano che parla di un abbandono, ma spesso l’abbandono ti porta alla riflessione e ad analizzare gli sbagli.
08_Nun c’è bisogno
Una volta acquisita la consapevolezza della vita, dove il sentimento è la tua torcia, non hai bisogno di chiederti più niente Hai una sorta di illuminazione che ti guida e puoi andare libero.
09_Povero Munno
Un’analisi della realtà contemporanea, che non trova ancora la ricchezza e la bellezza della libertà, del mondo in preda alla prepotenza di chi non conosce i veri valori, non rispetta le persone anziane, dove il vecchio non è visto come la saggezza, come scrigno di valori, ma come un soggetto invecchiato e fuori uso.
10_‘A delinquenza
La delinquenza è un’entità, una larva che si può annidare in ognuno di noi e si alimenta con la paura, la debolezza, con la mancanza di consapevolezza e di sensibilità.
Non è tanto un brano di denuncia, bensì un’esortazione: ”stai attento, quello è mare che ti affonda non è acqua che ti bagna” ( Chill’ è mare ca t’affonna, Nun è acqua ca te ‘nfonne”).
11_Ancora in me
Un viaggio onirico che cammina sulle note del fado per raccontare un amore che cerca di costruire una casa come i sogni di Gaudi.
12_Tiempo e’ veleno
Brano scritto per il film “Veleno” uscito al cinema un anno fa e prodotto da “I figli del Bronx” interpretato da Massimiliano Gallo e Luisa Ranieri. Parla in chiave poetica del veleno che sta contaminando la nostra terra.
ENZO GRAGNANIELLO – BIOGRAFIA
Enzo Gragnaniello nasce a Napoli a Vico Cerriglio, il vicolo più stretto di tutta Napoli. Passa l’adolescenza tra i vicoli del quartiere Porto, facendo fin da piccolo i più svariati lavori: da garzone di pasticceria, ragazzo del bar, “attrazione vivente” di una bancarella di blue jeans.
Compone le prime canzoni a 18 anni, sono canzoni d’amore e di rabbia, ma ciò che non manca mai, anche nelle storie più disperate è la speranza e la personalissima interpretazione. Nel 1977 forma il gruppo “Banchi Nuovi”, nome legato a una delle realtà più dure che Napoli ha sempre vissuto, la disoccupazione. Banchi Nuovi è infatti il nome del comitato dei Disoccupati Organizzati di cui Enzo faceva parte.
Enzo fonda questo gruppo allo scopo di avvicinarsi, sia pure con le dovute differenze, alla riscoperta delle radici popolari della musica e della canzone napoletana. Pubblica i suoi primi album: “Enzo Gragnaniello” nel 1983, e “Salita Trinità degli Spagnoli” del 1985 il cui titolo si ispira al nome della via di Napoli dove Enzo tuttora vive, nei Quartieri Spagnoli.
Il personalissimo percorso musicale di Gragnaniello passa attraverso quattro importanti album: “Fujente” del 1990, “Veleno, mare e Ammore” del 1991, entrambi i lavori cantati nella lingua partenopea, e i successivi “Un mondo che non c’è” del 1993 e, “Cercando il sole” del 1994, che confermano Gragnaniello come eccellente autore di canzoni scritte in italiano.
Fiore all’occhiello nella sua carriera artistica è il riconoscimento che gli viene attribuito per ben tre volte con il “PREMIO TENCO” per la migliore canzone dialettale, nel 1986,1990,1999.
Numerose sono le sue collaborazioni con altri artisti come autore: per Mia Martini scrive le straordinarie “Stringi di più” e “Donna”. Nel 1991 rilancia la canzone napoletana moderna con il brano “Cu’mmè” che interpreta con la stessa Mia Martini insieme a Roberto Murolo.
Il brano raggiunge una tale popolarità da essere tradotto in otto lingue (va molto bene in Spagna, Grecia e Brasile) e nel 1994 viene scelto come colonna sonora per lo spot televisivo del G7 che si tiene a Napoli in quell’anno.
Nel settembre 1998 inizia una nuova avventura per Gragnaniello che con la Sugar pubblica un album interamente strumentale in cui convergono i suoni sacri e rituali della musica etnica “Neapolis mantra” ottimamente accolto dalla critica e impreziosito da una speciale versione remix di un brano a cura di Bill Laswell.
Nel 1999 Enzo è stato tra i più acclamati big in gara al 49° Festival di Sanremo con la canzone “Alberi”, interpretata con la straordinaria partecipazione di Ornella Vanoni. Si tratta di un’anticipazione del suo nuovo album “Oltre gli alberi” uscito nel marzo dello stesso anno.
L’attività di Gragnaniello compositore si è poi arricchita con la splendida “’O mare e tu”, l’emozionante canzone scritta da Enzo per Andrea Bocelli che interpreta insieme a Dulce Pontes nel suo album “Sogno”.
Altro grande traguardo di Enzo, è una serie di concerti tenuti al Teatro San Carlo di Napoli che apre per la prima volta le porte ad un cantante pop e da cui traggono spunto gli autori Michel Pergolani e Renato Marengo con un libro-con Cd allegato-a lui dedicato “Dai Quartieri al San Carlo” edito da RAI-ERI.
Nel 2001 Enzo pubblica “Balia” l’album presentato in tournèe in tutta Italia e all’estero e pubblicato su etichetta Multivision Entertainment e distribuito da Epic-Sony Music.
Nel 2003, dalla collaborazione di Enzo e James Senese nasce il disco “Tribù e Passione” con cui i due artisti si immergono nelle radici della canzone classica napoletana non per farne la solita rivisitazione ma per riscoprire la vera forza, l’essenza e appunto la passione dei classici napoletani.
Fine estate 2003 Enzo scrive “Cosa vuoi di più” (A.Guida Editore), un simpatico libricino che racchiude un insieme di riflessioni silenziose e di pensieri in libertà, piccoli disegni e poche parole per esprimere grandi sensazioni ed emozioni.
“Quanto mi Costa” è il disco successivo di Enzo, un disco che per le sonorità può essere definito “World” ma che comunque non rinuncia al sentimento e all’originalità propria del nostro artista.
Un percorso creativo che dopo qualche anno lo porta alla pubblicazione de “L’Erba Cattiva”, un album decisamente maturo, concepito per entrare in contatto con la sfera più intima dell’ ascoltatore, undici canzoni che non sono altro che undici messaggi per un unico destinatario: l’anima e la dignità di ogni essere umano.
Penultimo disco di Enzo è Radice, molto apprezzato sia in Italia che all’estero, cui segue “Misteriosamente”, pubblicato a maggio 2015, molto apprezzato dal pubblico ed entrato anche nelle classifiche ufficiali GFK.
Nel 2017 Gragnaniello è presente con “L’erba cattiva” nella colonna sonora del film “Gatta Cenerentola” nella versione a cartoni animati prodotta dalla MAD entertainment. Il cantautore è anche presente nelle tavole del film come “cantautore animato”. Sempre del 2017 è il brano “Vasame” (interpretato da Arisa) all’interno della colonna sonora di “Napoli Velata”, pellicola di Ferzan Ozpetek.
Il 26 aprile 2019 esce il nuovo album “Lo chiamavano Vient’ ‘e terra”.