Views: 103
È partita, ieri sera, la nuova stagione dell’Associazione NarteA, che da tanti anni si propone come obiettivo quello di riportare alla luce e di promuovere le bellezze artistiche e culturali della città di Napoli.
L’appuntamento che ha visto il sold out per entrambe le visite è stato quello della visita teatralizzata “Januaria – Una notte al Museo del Tesoro di San Gennaro”, per l’occasione c’è stata l’apertura straordinaria del Museo del Tesoro di San Gennaro.
Ad accompagnare gli ospiti in un viaggio magico nel tempo e nella storia, la “guida geniale” Matteo Borriello e gli attori Antimo Casertano e Daniela Ioia, interpreti di aneddoti e misteri connessi al culto del santo più venerato al mondo, testi e regia di Febo Quercia.
Dopo un anno di pausa dovuto a varie ragioni, riparte la stagione delle visite guidate di NarteA – ci dice Febo Quercia, direttore artistico e autore delle varie rappresentazioni teatrali – tra queste ci saranno delle conferme, che abbiamo già consolidato negli anni, come quella di stasera, o quella di Masaniello, e delle sorprese che stiamo ancora preparando e che, per scaramanzia, non sveliamo.
Due giorni dopo il miracolo di San Gennaro, NarteA, attraverso la visita teatralizzata “Januaria – Una notte al Museo del Tesoro di San Gennaro”, conduce il pubblico alla scoperta dell’immenso patrimonio di preziosi donati dal popolo e dai nobili al Santo Patrono di Napoli per accaparrarsi la sua benevolenza e ricevere le grazie che di volta in volta richiedevano.
I bravissimi attori Borriello, Casertano e Ioia ricostruiscono la vicenda del Santo Patrono con fare sapiente e divertente, coadiuvati da un pubblico presente e partecipativo, al punto di poter pensare che fosse tutto preparato (ma così non era), date le gag esilaranti che si sono venute a creare durante tutto il percorso della visita teatralizzata.
Il tesoro di San Gennaro, unico nel suo genere, è circondato di misteri e di racconti che si tramandano da secoli, le generazioni partenopee. Ricco di preziosi tante cose, ma anche di vicissitudini e sofferenze, legate alle vicende della storia di Napoli e all’avvicendarsi dei vari “Capi di Stato”, i quali anche loro per non “offendere” il Santo, commissionavano capolavori orafi e artistici per donarli al Tesoro del Patrono.
Piacevole, anche il fine serata, dopo la visita è stata offerta una degustazione di ottimo vino campano. Gli ospiti si sono intrattenuti a chiacchierare e ancora a chiedere curiosità e aneddoti sulla fantastica storia del Tesoro di San Gennaro!
Non ci resta che aspettare gli altri eventi che NarteA ci proporrà prossimamente!
Giustina Clausino