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Il periodo a cavallo tra gli anni ’60 e gli anni ’70 è intenso, ricco di cultura ma anche pieno di contraddizioni ideologiche. In quei tempi ci si immolava in nome della giustizia, si dichiarava guerra allo stato e alle istituzioni, si lottava in nome della libertà e contro le differenze di classe e di genere e contemporaneamente mai come allora la creatività lasciava le sue impronte sulla moda, sulla musica, sull’arte e sull’immagine.
Ciò che animava le azioni, sia nelle diverse forme di contestazione sia nel costume e nell’arte nelle sue diverse voci, era la passione smisurata.
Il romanzo “Camilla” di Isaia Iannaccone si svolge in quegli anni. Chi li ha vissuti leggendolo prova emozioni forti mentre nella mente si affastellano ricordi di primi amori, dell’università, delle uscite con gli amici, dell’ascolto di dischi rigorosamente in vinile, delle scarpe con le zeppe, dei pantaloni a vita bassa e a zampa di elefante. Chi appartiene a generazioni più recenti invece scopre un mondo affascinante e completamente diverso da quello di oggi in cui spadroneggiano gli Smartphone, Internet e i social. Insomma è un libro per tutti e per tutte le età, di grande interesse sociologico e storico.
Ambientato a Napoli nel 1969, si snoda tra il dedalo delle vie del centro storico, l’Italsider di Bagnoli, il Vomero, lo sgabuzzino del laboratorio di università e un palazzo antico e in rovina, quartier generale della pianificazione di un complotto.
Tra le sue pagine si muovono diversi protagonisti, ognuno con peculiarità e in cui ci si può identificare e provare simpatia o ostilità: Paolo, giovane universitario di chimica, aspirante scrittore, che scopre il sesso e l’amore, Camilla, bellissima, intraprendente e trasgressiva collega universitaria che insegue principi e obiettivi rivoluzionari con forza e coraggio, Marino, un anziano intellettuale legato a Camilla che l’asseconda nelle sue scelte e contemporaneamente è un punto di riferimento per lei e una ambigua figura paterna, Massimo, un giovane e belloccio universitario, tutti muscoli e intelligenza schiacciata dalla personalità di Camilla e infine Giulio, fratellino di Paolo che, pur essendo molto più giovane, è scaltro, intelligente, dalla tempra forte e suscita nel lettore forte empatia. La storia è inframezzata da brevi passi estrapolati significativamente da “I tre moschettieri” di Alexandre Dumas e man mano che si legge non si può fare a meno di paragonare Athos, Porhos e Aramis con Paolo, Camilla e Massimo e D’Artagnan con Marino. Ciò rende il romanzo ancora più interessante e avvincente.
La scrittura è fluida, ricca. Accompagna il lettore negli anfratti della città, nel misterioso palazzo Carafa, nei diversi ambienti e nell’animo dei protagonisti. L’intreccio della trama è ramificato con momenti di suspense, ritmi adeguati ai momenti, ora incalzanti e ora più lenti per consentire il respiro di stati d’animo, e con più di un climax e colpi di scena.
Come già detto, l’autore di “Camilla” è Isaia Iannaccone, scrittore, chimico e sinologo, nato a Napoli e vissuto a Bruxelles, che purtroppo è scomparso recentemente. Specialista della storia della scienza cinese e di quella dell’incontro culturale tra l’Europa e la Cina, si è dedicato alla scrittura e alle sue ricerche fino all’ultimo giorno della sua vita con entusiasmo e desiderio di condivisione e di allargamento dei propri orizzonti culturali.
Autore di saggi accademici, articoli, opere teatrali e libretti d’opera e per il Touring Club Italiano di due Guide della Cina, Isaia Iannaccone è stato membro dell’International Academy of History of Science. È stato altresì autore delle seguenti opere narrative: “L’amico di Galileo” (Rizzoli), “Il sipario di giada” (Sonzogno Rizzoli), “Lo studente e l’ambasciatore” (Guerra), “Il dio dell’I-Ching” (Orientalia) e “Il quaderno di Verbiest” (Orientalia), “Pillole di Cina. Un grande paese a piccole dosi” (Università degli Studi di Trento).
È stata una grande risorsa per chi l’ha amato e apprezzato le sue opere che hanno, tra l’altro, ricevuto preziosi riconoscimenti internazionali.
“Camilla” (Mincione edizioni, ottobre 2022, 333 pagine, euro 18,00), dedicato “A Giosella sorella gemella” con la bella illustrazione di copertina di Rosa Puglisi, è stato il suo ultimo lavoro, caratterizzato da leggerezza, ironia e al contempo spessore e altissimo livello, un libro prezioso per chi ama la bella scrittura, la cultura e ha amato una persona speciale e di grande bellezza.
Daniela Vellani