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Martedì 14 marzo, è stato presentato, al MANN , “Muse al Museo”, il primo festival ideato da un museo autonomo. Erano presenti alla conferenza: il direttore del MANN Paolo Giulierini, Andrea Laurenzi, a cui è stata affidata la direzione artistica, e il grande scrittore napoletano Erri De Luca. I tre hanno presentato alla stampa il piano del festival, una grande sfida per il museo ma anche per la cultura napoletana.
L’obiettivo è quello d’interpretare il museo non solo come conservazione di opere e ricerca, come è ovvio che sia, ma come un ritorno alle origini dell’uomo con le Muse delle Arti. Il mondo antico non viene visto più solo come un qualcosa da osservare, bensì un mondo di bellezza e perfezione al quale ispirarsi. Attraverso il festival si avrà così la possibilità di esaltare le arti e migliorare l’animo umano, senza scindere le finalità scientifiche da quelle del museo.
Come ha fatto notare Andrea Laurenzi, il progetto è ambizioso e unico. Muse al museo, parte dalle arti e muse greche ma anche con riferimenti al ‘900 con omaggi al cinema, ai fumetti, alla musica contemporanea e così via. Il museo si animerà da mattina a sera con spettacoli che non intaccheranno le visite quotidiane. Ci saranno più di 6 spettacoli al giorno, preceduti da un’anteprima del 30 marzo con Stanley Jordan, famosissimo chitarrista jazz che si esibirà con piano e chitarra. Tutti gli spettacoli però sono adattati a regola con le stanze del museo, nulla quindi di invasivo anzi, le opere daranno la possibilità di realizzare un’atmosfera particolare che di sicuro impressionerà particolarmente lo spettatore.
Ci saranno così spettacoli per i giovani, incontri con autori per reading letterari, concerti in acustico di grandi artisti come Gino Paoli, Tosca, Francesco Motta, De André, un omaggio a Totò e tanti altri eventi.
Nel corso della presentazione, con grande sorpresa dei presenti, sono stati consegnati anche due premi, uno a Erri De Luca e l’altro ad Alessandro Haber. I due sono stati scelti come ambasciatori del MANN, perché visti come gli unici che, al meglio, potessero rappresentare il volto del museo, per il loro interesse e affetto nei confronti dell’associazione.
Sia De Luca che Haber erano visibilmente commossi, hanno ringraziato dedicando parole piene di affetto e stima. Erri De Luca, ad esempio, ha ricordato che è molto legato al museo, poiché lo visitò, da bambino, con suo padre, e in età adulta è stato ispirato dalle opere presenti, per il suo ultimo libro.
Alessandro Haber invece ha onorato i presenti con una lettura dei testi di Gabriele Tinti, (anche lui presente in sala), passando per varie stanze del museo, davanti ad alcune opere esposte, come quelle del Busto di Omero e di Orfeo e Euridice.
È una bellissima possibilità, quella offerta dal MANN, per la città di Napoli. In quello che è sempre stato visto come punto di riferimento nazionale come “semplice” museo archeologico, prende le vesti di casa delle arti a tutto tondo. Sarà una gran bella sfida che sicuramente verrà superata a pieni voti grazie all’organizzazione e agli eventi culturalmente attraenti che saranno in grado di soddisfare anche i più esigenti appassionati d’arte.
Roberta Fusco