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Napoli, alla libreria Leonardo, presentato il libro di Miranda Miranda

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Una vita da signorina – Viaggio nella raccolta più popolare della letteratura cosiddetta di evasione” è l’ultimo libro della scrittrice, giornalista e docente di letteratura e storia Miranda Miranda. Il lavoro, frutto di una certosina ricerca dei romanzi della Biblioteca delle Signorine, pubblicato da Scrittura & Scritture (414 pagine – 16 euro) è stato presentato presso la libreria Leonardo, in via Kerbaker, di Napoli, il 12 aprile 2018.

L’incontro con l’autrice, moderato da Anna Copertino, presentato dalla scrittrice Antonella Del Giudice, si è svolto in un clima salottiero di fronte ad un nutrito pubblico ed è stato interessante, brillante, di spessore e, perché no, divertente. L’attore Fulvio Pastore ha eseguito letture estrapolate dall’opera, calamitando l’attenzione dei presenti con le sue capacità espressive e con un accattivante pizzico di ironia. Il noto cantautore Patrizio Trampetti, accompagnato al piano da Ciro Cascino, ha curato gli interventi musicali, emozionando e coinvolgendo.

L’esecuzione di un ragtime al piano ha aperto l’evento e le sue note hanno subito creato la giusta ambientazione storica e culturale in cui è immerso il libro.

Si è, quindi, entrati in merito al testo e alle sue caratteristiche, evidenziandone la  originalità e ricchezza che lo rendono particolarmente prezioso. Il lavoro, un racconto tra i racconti, a metà tra la saggistica e la narrativa e dal carattere antologico, è un meticoloso viaggio nell’Europa tra la fine dell’800 e gli anni ’80 del ‘900, attraversando le due guerre mondiali, gli anni della contestazione e del femminismo. Mediante la ricerca e l’approfondimento dei romanzi della collana “Biblioteca delle signorine” (Salani), l’autrice ha sottolineato la forza e la grandezza di un tipo di letteratura rivolta al femminile, considerata minore e che, invece, merita una giusta attenzione e collocazione storica, culturale e sociale. Nomi e pseudonimi come Delly, Dyvonne, Milly Dandolo,  Claude Fayet, Mary Floran, Fulvia, finanche Gabriele D’annunzio, Matilde Serao e tanti altri compaiono nella collana i cui “ libri ci conducono lungo percorsi storici, artistici e sociali europei e, come formidabili cotoni variopinti, cuciono insieme vite e trama della realtà, avvenimenti, figure, personaggi, movimenti culturali e politici, formando un grandioso arazzo della civiltà europea del xx secolo… una sorta di fil rouge tra almeno quattro generazioni di donne…

Intrisi di sentimento, offrono una visione ampia di un’ epoca variegata e intensa e danno la possibilità ai lettori di conoscere le abitudini, i costumi, gli ambienti attraversando e assaporando i mutamenti del tempo che passa e così “via via l’automobile prende il posto della carrozza, la lampadina della candela, il telefono delle missive…si entra nei salotti della Belle Époque, si attraversano città, si vivono storie romantiche e delicate, si ascolta musica blues, lirica, jazz, leggera, si partecipa ai balletti degli anni ‘50/’60, si sentono odori, si “ammirano” mise e acconciature, si vive la quotidianità, attraverso una scrittura raffinata ed elegante, spesso frutto di ottime traduzioni dal francese,  che rende la lettura piacevole.

Come hanno sottolineato l’autrice e Antonella Del Giudice, le storie di questi libri, presenti in molte biblioteche familiari e che hanno accompagnato e fatto sognare generazioni di adolescenti, attraverso il cliché della fiaba, con protagonisti, antagonisti, eroi ed eroine, ostacoli da superare e lieto fine, conferiscono dignità alla donna. Spesso le protagoniste sono donne impegnate, lavoratrici e forti, che amano, sognano e provano sentimenti che colorano la loro anima.

La conversazione tra i presenti è stata interessante e tra letture e canzoni a tema come “C’è una bambolina”, “Cin cin”, “L’amore perduto” di Fabrizio De André ha spaziato affrontando molteplici tematiche direttamente o indirettamente legate alla donna: tramonto del romanticismo, femminismo, impegno, nuove sfide con l’immigrazione, fenomeno dei fotoromanzi e loro valenza culturale. Ci si è soffermati sulla bella e raffinata veste grafica e sull’illustrazione “d’epoca” della copertina.

Alla conclusione dell’incontro non potevano mancare i ringraziamenti rivolti agli intervenuti, tra cui le sorelle Corrado, editrici del libro, e molti studenti della scrittrice che è stata letteralmente sommersa da complimenti, omaggi floreali e richiesta di dediche sui numerosi libri acquistati.