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I vertici di First Social Life – società che ha organizzato la mostra “La luce vince l’ombra. Gli
Uffizi a Casal di Principe” insieme alla Direzione del museo fiorentino – oggi hanno visitato il
carcere di Carinola, in provincia di Caserta, invitando ufficialmente i detenuti in possesso dei
necessari requisiti a visitare l’esposizione temporanea inaugurata lo scorso 21 giugno.
Il carcere di Carinola è stato per lungo tempo uno degli istituti penitenziari di massima sicurezza
in Italia, mentre oggi ha intrapreso un riassetto organizzativo e giudiziario differente. In questa
nuova dimensione carceraria, i detenuti ospiti della struttura, grazie anche alla dinamica guida della
direzione della Dottoressa Carmen Campi, possono usufruire di occasioni di maggiore impegno
civile e di impiego sociale.
“La visita di oggi è il primo passo concreto verso un percorso di crescita sociale comune, ben
accolto sin dal principio dalla volontà di Antonio Natali, il direttore della Galleria degli Uffizi – così
Giacinto Palladino, presidente di First Social Life con Alessandro de Lisi, responsabile cultura e
progetti speciali durante l’incontro con i vertici dell’istituto penitenziario – e che potrà vedere
realizzata un’alleanza strategica per questo territorio. La responsabilità sociale mette al centro la
persona e le singolari continue scelte di cura verso il bene comune, ed anche in questo caso la
cultura e l’economia della conoscenza offrono un solido approccio innovativo. Ci auguriamo di
avere presto a Casal di Principe i detenuti che potranno usufruire dei relativi indispensabili permessi
insieme a tutti i funzionari dell’istituto, ospiti della mostra ‘La luce vince l’ombra – gli Uffizi a Casal
di Principe’ (curata da Antonio Natali, Fabrizio Vona e Marta Onali)”, concludono gli
organizzatori.
Questo appuntamento si iscrive pienamente nel progetto R_Rinascita, determinato alla
costruzione di network tra istituzioni, imprese, fondazioni e mondo del lavoro più innovativi e
responsabili, allo scopo di promuovere un nuovo modello economico opposto al sistema criminale e
basato sulla conoscenza, fattore di buona competitività.