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Per la 47esima edizione del Giffoni Film Festival (14-22 luglio) arriva alla Cittadella del Cinema Gabriele Muccino: il regista e sceneggiatore, ospite il 22 luglio per la giornata conclusiva dell’edizione 2017, ritirerà il Premio Truffaut e racconterà la sua carriera ventennale, maturata tra l’Italia e gli Stati Uniti, a giurati e ragazzi della Masterclass. Una chiusura d’eccezione per la sezione speciale di approfondimento organizzata in collaborazione con BadTaste.it, un’occasione speciale per ripercorrere il cammino artistico di un’indiscussa firma del cinema italiano, acclamata anche all’estero.
Un atteso ritorno a Giffoni (dove è stato ospite nel 2001) per un autore che ha saputo attraversare, con delicatezza e autenticità, emozioni e turbamenti di una generazione in crescita, i dubbi e le incertezze delle relazioni umane, i mali di vivere della società del terzo millennio in piena crisi, economica e di valori. Adolescenti in cerca d’autore ed eterni Peter Pan in difficoltà esistenziali e professionali i personaggi raccontati in molti dei suoi film, come “Ecco fatto” (1998),“Come te nessuno mai” (1999), “L’estate addosso” (2016) e “Ricordati di me” che gli è valso, nel 2003, il Nastro d’argento come miglior sceneggiatura. Da “L’ultimo bacio”, premiato con il David di Donatello per la regia nel 2001 e con l’Audience Award al Sundance Film Festival nel 2002, il percorso artistico di Gabriele Muccino è stata un continuo crescendo di riconoscimenti e successi che lo hanno consacrato all’attenzione del pubblico internazionale, anche grazie a“La ricerca della felicità” (2006) e “Sette anime” (2008), le due opere struggenti in cui ha diretto la star Will Smith.
A testimonianza di una carriera contraddistinta da continue sfide e scommesse vinte, il talento romano è stato premiato nel 2007 con il Nastro d’argento speciale – Personaggio dell’anno, mentre nel 2008 è il David Speciale ai successi conseguiti negli Stati Uniti a sigillare gli straordinari risultati ottenuti. Un cammino in continua ascesa per il regista che nel 2010 ha bissato il successo ottenuto da “L’ultimo bacio” con il sequel “Baciami ancora”, per poi dirigere l’affascinante Gerard Butler in “Quello che so sull’amore” (2013) e il Premio Oscar Russell Crowe in “Padri e figlie” (2015). Il suo lungo, dinamico e avvincente viaggio nelle tante sfumature del racconto cinematografico sarà, dunque, al centro della giornata conclusiva del Festival 2017, pronto a entusiasmare giurati, giffoners e ragazzi della Masterclass.