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“Non si può sostituire l’insostituibile” (riferendosi, ovviamente, a Massimo Troisi) questo l’esordio di Lello Arena, attore, regista e direttore artistico del Teatro Cilea, nel presentare “La smorfia”, lo spettacolo messo in scena dall’8 all’11 dicembre al Cilea.
Massimo Troisi, Enzo De Caro e Lello Arena erano giovanissimi attori comici che iniziavano la loro carriera negli anni ‘70, e nonostante la prematura scomparsa di Troisi, leader carismatico del trio, le loro performance epocali sono di ispirazione per le nuove generazioni comiche e fanno parte della memoria storica del teatro italiano.
Lo spettacolo nasce per realizzare un momento di festa e di aggregazione intorno alla figura di Massimo e a quel momento storico, con la consapevolezza di avere un repertorio ricco di stimoli dal quale attingere e sempre attuale.
Così – dice Lello Arena – abbiamo avuto l’idea di fare una festa per stare insieme, ricordare, senza far pesare la mancanza.
Salvo Ficarra, Valentino Picone, Francesco Paolantoni, Rosalia Porcaro, Enzo e Monica degli Arteteca, gli artisti che si sono imbarcati in questa avventura, unica nel suo genere, e che molto probabilmente non si ripeterà più. Ognuno di loro ha contribuito con le proprie originali caratteristiche a portare in scena quelli che sono stati i capisaldi della Smorfia, La sceneggiata (Gennarino Parsifal), La natività (Annunciazione, annunciazione), La guerra, San Gennaro, La fine del mondo, Il dialogo con Dio.
La parte musicale dello spettacolo è stata affidata alla band dei fratelli Iovine, l’ospite canoro più atteso è stato ‘o Zulù, il leader dei 99 Posse, che nello spettacolo di venerdì 9, ha riscaldato gli animi e ha riportato il pubblico nella dimensione degli anni d’oro del magnifico trio Troisi, Arena, De Caro.
Giustina Clausino