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Giffoni 2018 terza giornata, ospite Francesco Scianna, l’attore siciliano che parla con passione e amore del suo lavoro. Dopo la Master class con i ragazzi, della quale si dice entusiasta perché i giovani giurati gli hanno dato tante emozioni e ne è davvero contento. In sala conferenza, con i giornalisti è molto simpatico e disponibile, non si risparmia nel rispondere alle domande.
Racconta un po’ dei suoi esordi nel teatro, del tanto studio e di quanto sia importante approfondire le proprie conoscenze.
“Io mi sento fortunato perché ho avuto dei genitori che mi hanno sempre sostenuto in ogni mia scelta, sono stati bravi e li ringrazio perché con me e mio fratello sono stati sempre di una trasparenza e di una onestà intellettuale ammirevole”.
Ho deciso di portare in scena “Morte di un commesso viaggiatore” di Miller per una sorta di “sfida” con me stesso, è stato un voler mettermi alla prova. Ne ho tratto un adattamento teatrale perché, oggi più che mai è un’opera attualissima. Ho scelto Palermo, la mia città, per condividere con i palermitani ciò che ho imparato. Non a caso la gran parte degli attori sono palermitani, con loro mi cimenterò in questa nuova avventura.
Risponde a tante domande, uno Scianna che parla con passione, determinazione, un giovane uomo che sa quello che vuole e soprattutto sa quello che dice, così come quando ribadisce che è la cultura la cosa più importante per andare avanti nella vita, la base di ogni percorso che può risultare più o meno facile, ma senza una cultura di base che si deve sempre approfondire non possiamo crescere con un spirito critico e responsabile, che possa renderci capaci di stabilire la linea sottile che divide il bene dal male.
A ottobre sarà quindi in scena a Palermo alla sala Strehler del Teatro Biondo, in questi giorni sta girando un film con Luca Minieri, dunque sempre più impegnato e forse, ma non anticipa nulla, un altro film con importante regista straniero.
Giustina Clausino