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Ha preso il via, ieri pomeriggio, la diciassettesima edizione del Festival dell’Impegno Civile, promosso dal Comitato Don Peppe Diana e dal coordinamento provinciale casertano dell’associazione Libera. L’evento si svolto ad Aversa, alla Fattoria sociale “Fuori di zucca” nell’area dell’ex ospedale psichiatrico “Santa Maria Maddalena”.
Il festival nasce per dare spazio e voce a tematiche sociali, cultura e divertimento in beni confiscati alle mafie e beni comuni restituiti alla collettività. Il tema di quest’anno è stato “Le voci di dentro”: le voci di coloro che continuano a resistere ai soprusi, al malaffare e alla violenza della camorra ma anche le voci soffocate di quanti, per il loro disagio psichico, sono stati negli anni rinchiusi in manicomio.
Un progetto inserito nel programma di iniziative nate per il 30esimo anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra a Casal di Principe, e anche per ricordare, a 100 anni dalla sua nascita, Franco Basaglia, psichiatra che ha rivoluzionato l’approccio alla malattia psichica. Il convegno dal titolo “Catapano il riformatore silenzioso- Gli anni 60 e 70 del manicomio di Aversa” ha voluto ricordare l’opera dell’ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico Vittorio Catapano, al quale è stata dedicata anche una mostra allestita nelle sale della Fattoria Fuori di zucca.
Presenti alla serata, gli ideatori del convegno: Davide Cannata, psicologo e nipote di Catapano, e lo storico Germano Carotenuto, portavoce dell’associazione “Officina Sud”, che, insieme alla figlia del direttore, Chiara Catapano hanno raccontato e fatto rivivere momenti intensi e importanti della storia del famoso psichiatra, del suo percorso lavorativo e innovativo nel manicomio aversano.
A fare gli onori di casa la giornalista e scrittrice Alessandra Tommasino, la quale ha dato poi la parola agli ospiti presenti: il coordinatore del Comitato don Peppe Diana Salvatore Cuoci, il indaco di Aversa Franco Matacena, il direttore della Caritas diocesana di Aversa don Carmine Schiavone, Raffaele Carotenuto, referente del presidio Libera Aversa, e Pasquale Gaudino per la fattoria sociale che ha ospitato l’evento.
A chiudere i lavori è stato lo psichiatra Angelo Righetti, formatosi alla Scuola di Basaglia e ideatore dei budget di salute. I presenti hanno assistito con interesse all’excursus storico lavorativo che il prof. Righetti ha presentato, essendo lui stato sempre in prima linea per aiutare “i matti, che non a caso: sono i più indifesi, i più dissidenti, incapaci di indossare le camicie strette dentro le quali noi viviamo“.
A chiudere la serata il concerto di Daniele Sanzone degli A’67.
Il prossimo appuntamento del Festival dell’impegno civile si terrà il 13 settembre 2024 con una seconda tappa a Casapesenna, nel bene confiscato che ospita il caffè letterario Artespressa.
