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Si è conclusa il 14 giugno 2015, a Carinaro, la decima edizione della “Festa della Tammorra”.
“Festa che è in parte itinerante e che, quest’anno, ha visto aggiungere altre tappe oltre le quattro già previste.” Come ci dice Bruno Lamberti, presidente dell’associazione Carinaro Attiva, promotrice della festa. Cellole, Parete, Villa di Briano, Succivo, Maddaloni e Aversa sono stati gli scenari che hanno visto protagonista la Tammorra, tutti gli appassionati e i cultori di questo ballo popolare, che ha origini molto antiche. Festa che ha visto il culmine per le due tappe finali del 13 e il 14 giugno, in quel di Carinaro (là dove è nata, esattamente, 10 anni fa).
“Nelle piazze si sono esibiti tanti gruppi musicali che portano avanti la tradizione della tammorra e dei balli popolari, tra i quali ricordiamo il grande Marcello Colasurdo, la Scuola di Tarantella Montemaranese, Tonino O’ Stocco, la Scuola di Giuglianese dell’ASS. Carinaro Attiva, i Damadakà, i Via del Popolo i Terra di suoni, gli Scacciapensieri, Votavò, I Via Nova, impossibile citarli tutti, ma voglio dire che a loro va la nostra gratitudine” – continua il presidente di Carinaro Attiva.
Il recupero delle origini, il ritorno alle radici sembra essere il mantra di chi ama e balla la tammorra: in queste piazze che, all’improvviso, sembrano catapultate fuori dal tempo e dallo spazio, si vedono ballare insieme ragazzini, giovani, adulti e anziani in un vortice di danze, colori, tamburelli, tammorre, castagnette e fili colorati. Impossibile resistere al fascino del ritmo travolgente e coinvolgente che i cantori e musicisti regalano senza risparmiarsi.
G. Clausino