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5 maggio 2015: Sciopero generale della scuola, in tutta Italia.
Mobilitazione generale e adesione totale anche a Napoli, come in tutto il resto del Paese. Piazza Plebiscito invasa da insegnanti e studenti, tutti uniti contro la riforma “La buona scuola” voluta dal governo di Matteo Renzi. Striscioni e cori, tutti all’unisono: “Contro un ddl che distrugge la scuola e la democrazia, contro il jobs act che prende per la fame dei poveri cristi”, un grido di protesta unitario che non si vedeva da anni in Italia.”
Anche i sindacati di categoria più importanti (Flc-Cgil, Uil, Cisl, Snals Confsal, Gilda) di solito divisi, questa volta combattono dalla stessa parte.
Malumore e indignazione tra gli scioperanti, ma anche determinazione e orgoglio.
“Molti genitori si stanno organizzando per occupare, al posto dei propri figli, le aule scolastiche il 6 e il 7 maggio, giorni previsti per le prove Invalsi. Un’altra forma di protesta atta a scuotere gli organi di potere” , ci dicono alcuni manifestanti, presenti in piazza a Napoli.