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San Nicola Arcella, successo per il concerto “Conserve”, opera prima di Sasà Calabrese

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In un’atmosfera calda, intima e complice si è svolta martedì scorso, 20 agosto, una serata musicale speciale, presso il jazz caffè Le Mele di San Nicola Arcella, “città dell’Arcomagno e della Bandiera Blu”. L’evento, che fa parte della rassegna Music Festival 2019 organizzata da Christian Mele, ha visto protagonista l’artista Sasà Calabrese, voce e basso, assieme a Fabio Guagliardi al piano e alla fisarmonica e Tarcisio Molinari alle percussioni.

Il poliedrico musicista calabrese, nelle vesti di cantautore e voce recitante, ha presentato “Conserve” l’album recentemente pubblicato (Prodotto da Sergio Gimigliano Picanto Records distribuzione Egea 2018) e finalista all’ultima edizione del Premio Tenco nella sezione Opera Prima.

Sul palco del jazz club, curato scenograficamente nei minimi particolari  tra giochi di luci e una pila di libri d’autore in bella vista, in un’alternanza di musica e poesia, tra racconti di vissuti, di partenze e arrivi, di stati d’animo e aneddoti dolcemente legati al passato, l’evento si è svolto al cospetto di un numeroso pubblico attento. Con garbo, classe e delicatezza la musica, il canto e i versi hanno condotto per mano i presenti in una dimensione pacata e morbida e sin dall’emozionante narrazione di un ricordo in apertura, si è creata una magica e sinergica partecipazione. Si sono così susseguite in modo variegato e con gran classe le canzoni scritte da Calabrese come La giornata più lunga e Tango, affiancate da un nutrito percorso d’autore costituito da brani che fanno parte della storia della canzone italiana, alcuni contenuti nel disco, eseguiti con arrangiamenti originali in cui non sono mancati intarsi di jazz, virtuose improvvisazioni e acrobatici assoli di batteria.

Così il trio con maestria ha fatto echeggiare le note di Via con Me e Azzurro di Paolo Conte, Piazza Grande di Lucio Dalla e Ron, Rimmel di Francesco De Gregori,  Il Pescatore e Amore perduto di Fabrizio De Andrè,  Donna Cuncetta di Pino Daniele,  l’isola che non c’è di Edoardo Bennato, Amarsi un po’ di Lucio Battisti. Il coinvolgimento del pubblico è stato crescente e più volte è stato invitare a cantare. Interessante la canzone Cantar Ridendo, che nel disco è stata registrata con la talentuosa cantante Cinzia Tedesco, che ha portato una briosa brezza di ritmi brasiliani e latini.

Suggestiva è stata l’esecuzione di Iere Distino Suju, l’unica in vernacolo, preceduta dal ricordo della commovente e splendida storia d’amore dei nonni dell’autore.

Nel corso della serata è intervenuto anche il patron del festival, Christian Mele, che con la sua immancabile tromba ha affiancato il trio durante l’interpretazione di una magistrale e briosa canzone di Vinicio Capossela e in una coinvolgente esecuzione di Piove di Pino Daniele con un finale improvvisato molto carioca.

Grande successo, dunque, per il concerto che è stato l’espressione di un progetto di grande pregio, unico e originale e che, attraverso la condivisione dei vissuti dell’autore e l’ascolto di belle canzoni, accende déjà vu e schiude l’anima a ricordi “conservati” nel cuore.

 

Daniela Vellani