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foto Giuseppe Panza
La Festa dei Popoli è giunta alla IV edizione, organizzata dalla Diocesi di Aversa per vivere un momento di condivisione tra i popoli, diventa sempre di più un momento di aggregazione sociale. Dopo la preghiera interreligiosa tenuta dal Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, dall’imam di San Marcellino Nasser Hidouri, da Padre Ihor Horishnky della Chiesa greco-cattolica di rito bizantino, la Festa dei Popoli ha visto protagonisti i bambini e tante tra le associazioni presenti sul territorio e che si prodigano per aiutare le persone che si ritrovano ad affrontare tante difficoltà in un Paese straniero.
DifferenteMente ha deciso di partecipare con il progetto “Assaggi di cultura” perché fare cucina è un momento di “convivio” (cum vivere), si cucina perché si vive e si mangia insieme agli altri, in compagnia degli altri (cum panis). Cucinare e mangiare hanno una valenza socializzante e di contatto e vicinanza con gli altri. Assaggiare un piatto tipico, conoscerne la storia significa accorciare le distanze e diminuire la diffidenza da ciò che non si conosce, da ciò che arriva da lontano e che ci spaventa sempre, finché non si scopre che poi non siamo così diversi. Perché fare cucina è conoscenza, curiosità, abbattimento del pregiudizio, apertura all’altro: non siamo gli unici depositari del vero, del bello e del buono. L’altro “diverso da noi” ci può insegnare molto e ne possiamo apprezzare molte cose. L ‘altro che può essere la vicina di casa o la badante che viene da un paese lontanissimo.
G. Clausino
Aversa, Festa dei Popoli 3 maggio 2015