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Il 31 maggio, nella Cattedrale S. Paolo di Aversa, è stata inaugurata la mostra “S. Maria degli Angeli ad Aversa: Arte e storia dell’Arciconfraternita del Gonfalone”. La mostra è stata ideata dall’Ufficio Diocesano dei Beni Culturali di Aversa, ma il progetto ha visto la piena sinergia tra la Diocesi di Aversa, la Soprintendenza di Caserta, la Procura della Repubblica e il Tribunale di Napoli Nord. Per l’ inaugurazione sono intervenuti: sua Eccellenza Monsignor Angelo Spinillo, (Vescovo di Aversa), l’architetto Salvatore Buonomo (Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta-Benevento), Monsignor Ernesto Rascato (Direttore del Museo Diocesano e Delegato Regionale Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Campana).
Grazie alla mostra il pubblico può finalmente ammirare il ricco patrimonio di opere pittoriche che ornava le cappelle ed il transetto dell’antica Chiesa di S. Maria degli Angeli. La Chiesa è appartenuta all’Arciconfraternita di Gonfalone fino al 1933, per poi passare al Ministero di Grazia e Giustizia. La sua annessione all’Ospedale Psichiatrico Giudiziario e altre vicende hanno impedito, nel corso di sessant’anni, la piena fruizione pubblica dell’edificio.
Oggi possiamo finalmente ammirare capolavori come “La Madonna del Gonfalone” di Francesco Solimena, opera commissionata per l’altare maggiore della chiesa di S. Maria degli Angeli, già custodita nel Museo Diocesano, “Il Matrimonio mistico di S. Caterina d’Alessandria” e “La Vocazione di S. Matteo di Giovan Battista Lama”, “L’Angelo custode e l’Adorazione dei Pastori” di Giuseppe Simonelli.
La mostra pone l’accento su come l’arte riesca a rendere visibile l’invisibile, favorendo la sensibilità comune dei fedeli, e riproponendo un nuovo modello di fede grazie a una prospettiva cristiana dell’arte.
Mariarosaria Russo