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Napoli, al Teatro Bolivar, al via “L’arte della felicità Fest – 10 anni” 

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“L’arte della felicità Fest – 10 anni” andrà in scena sabato 25 novembre, a partire dalle ore 19.00, al teatro Bolivar (Via Bartolomeo Caracciolo, 30), diretto da Anna Evangelista e Stefano Scopino di Nu’Tracks. La grande festa celebrerà il decennale del film animato prodotto da Luciano Stella (Big Sur), per la regia di Alessandro Rak, attraverso storie, racconti ed esperienze ad esso connesse ed è pensato in modo da ripercorrere questi anni attraverso l’incontro, la parola e l’ascolto. 

Tutto avrà inizio con il dibattito tra chi ha preso parte a questo affascinante progetto, veicolo di valori, di arte e di spunti di riflessione, con un momento di confronto tra gli stessi protagonisti ed il pubblico, parte integrante dell’evento. Seguirà la proiezione del film “L’arte della felicità”, e, dopo, a conclusione, sarà di scena il grande concerto di tutte le colonne sonore che hanno contribuito a rendere il film animato un grande capolavoro. Si esibiranno Luigi Scialdone, Antonio Fresa, i Foja in full band, i Guappecartò, Ilaria Graziano e Francesco Forni e Luca Di Maio. 

La cornice di questo appuntamento, supportato dalla Mad Entertainment, sarà la mostra delle tavole illustrate originali del Film allestita nel Teatro.

Sinossi Film:

Sotto un cielo plumbeo, tra i presagi apocalittici di una Napoli all’apice del suo degrado, Sergio, un tassista, riceve una notizia che lo sconvolge. Niente potrà più essere come prima. Ora Sergio si guarda allo specchio e quello che vede è un uomo di quarant’anni, che ha voltato le spalle alla musica e si è perso nel limbo della sua città. Il taxi diviene il microcosmo in cui si rinchiude per fuggire al suo mondo, ma dentro cui il mondo entra ed esce attraverso i suoi passeggeri. Mentre fuori imperversa la tempesta, l’auto comincia così ad affollarsi di ricordi, di speranze, di rimpianti, di nuove occasioni. Ora sa chi sono i passeggeri: sono anime, fantasmi, memorie, strade. Oppure sono messaggeri di un sole che nasce altrove e portano con sé la rivelazione di ciò che è oltre il confine del proprio parabrezza. Prima o poi la pioggia smetterà di cadere ed il cielo si aprirà. E da lì verrà la fine. O tornerà la musica.