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Da un po’ di anni osserviamo la villetta di Via Galilei, in pieno centro di Caserta, attivarsi in una serie di iniziative e diventare fulcro di aggregazione sociale e culturale, crescere in maniera graduale ma progressiva con attività sempre coerenti, virtuose, efficaci. Ripensando a quando questo era divenuto un posto di degrado, dove si veniva a spacciare, fino ad essere definitivamente chiuso nel 2015, non possiamo che restare piacevolmente meravigliati del lavoro fatto, non da quelle istituzioni che chiusero Villetta Giaquinto perché non vi erano più fondi per la sua gestione e messa in sicurezza, ma da un comitato di volontari.
Ormai noto non solo agli abitanti del quartiere, il Comitato per Villa Giaquinto, da gennaio 2016 si è preso l’onere di aprire questo parco cittadino, chiuso e in abbandono, per curarlo e restituirlo alla comunità. Incontriamo il presidente del comitato, giovanissimo, Raffaele Giovine, il giorno seguente un grande passo in avanti, arrivato dopo quasi tre anni di lavoro e di battaglie contro la burocrazia e i vari ostruzionismi messi in atto da chi voleva mettere le mani su questo spazio, la firma del patto di collaborazione con il Comune di Caserta che legalizza la gestione di Villa Giaquinto da parte del comitato. Raffaele ci racconta di come il caso abbia portato alla riapertura del parco, precisamente il 16 gennaio 2016. In quella data, difatti, l’allora presidente del consiglio Matteo Renzi, veniva alla Reggia di Caserta per inaugurare le stanze dedicate all’aeronautica, il gruppo decideva di fare un corteo di protesta che arrivasse fino alla Reggia ma, nel chiedere i permessi per il percorso, ci si accorse che diversi veti ne impedivano una manifestazione efficace e si pensò di opporre a questa inaugurazione l’apertura di uno spazio cittadino chiuso da anni, Villetta Giaquinto.
Da allora il comitato, agendo in controtendenza, si mette alla ricerca di volontari disposti a dedicare del tempo, per evitare che il parco diventi terra di nessuno e mira di altri “sogni” imprenditoriali. Tante le iniziative messe in atto, nasce la “banca del tempo e delle attrezzature”, un modello partecipativo dove ognuno mette a disposizione tempo e strumenti di lavoro. Il percorso non è stato facile, ostacolato da varie burocrazie per cui anche iniziative pregevoli come tagliare l’erba, o rimuovere un albero caduto, diventavano un problema; storie di permessi e lungaggini varie a cui il patto di collaborazione mette fine, facendo uscire questi volontari da quella zona grigia di precarietà e, se vogliamo, di clandestinità, che rendeva più difficile il loro lavoro.
Oggi Villetta Giaquinto è un modello virtuoso di gestione del bene comune, è un piacere osservare gli anziani che stanno mettendo su un orto, i ragazzi che ripuliscono le zone verdi, le associazioni che si incontrano per i prossimi eventi culturali che vi si terranno, osservare l’area completamente cambiata, sempre più fruibile. Tanti gli appuntamenti fissi della seconda edizione di R-Estate in Villa che si terranno fino al 21 luglio: ricordiamo l’ormai nota rassegna cinematografica Cinema in Erba del martedì, a cura ci Caserta Film-Lab oltre alla presentazioni di libri, musica e tanto altro.
Il prossimo passo, ci anticipa il presidente, è rinnovare i giochi per le attività ludiche dei bambini, molti dei quali in cattivo stato, attività che sarà svolta da Ark Costruendo e il collettivo Ark che ne gestirà il progetto.
Per info https://www.facebook.com/villagiaquinto/
Lucia Dello Iacovo