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Sempre magica e commovente, l’atmosfera che si crea ogni anno all’auditorium Bianca d’Aponte, di Aversa, nel periodo che ricorda il compleanno di Bianca. Così, puntualmente, rinasce e fiorisce sempre di più il patrimonio che ha lasciato in eredità a chi l’ha amata, a chi l’ha conosciuta e a chi ha imparato ad amarla attraverso la sua musica. Venerdì sera, la magia di festeggiare il compleanno di Bianca è toccata a Cristina Donà, già madrina del Premio qualche anno fa, lei stessa in un post pubblicato sulla sua pagina FB, non ha potuto fare a meno di sottolineare questa perla preziosa:
“È sempre stato lì, al nostro fianco, fedele come un cane, lo scrigno del Bene, quel tesoro fatto di sussulti e onde che ci indica la strada. È sempre stato li, ma occupati a cercare chissà cosa, chissà dove, precludevamo al nostro cuore distratto l’ incontro. Eccolo che si apre e non smette di irradiare luce, luce che si genera col carburante del nostro donarci senza remore gli uni agli altri….
Grazie a Bianca, ribelle e sincera, generosa, geniale, libera. A Fausto, vitale e pulsante tra noi, più di prima. Buon compleanno. C.”
Ed è così che andata, uno scrigno di emozioni e passione, a partire dall’open act di Fede’n’Marlen, due cantautrici campane di grande talento, vincitrici del Premio della Critica “Fausto Mesolella“, nell‘edizione 2017.
Con grande emozione si sono esibite in alcuni loro brani: “Elogio alla lentezza”, seguita da “Corallo”, “Le cose restano lì” e “Isabè” ispirata ad una poesia di Eduardo De Filippo, che aveva dedicato alla moglie. Il pubblico del d’Aponte sempre prodigo e coinvolgente, ha accolto calorosamente le due musiciste, che hanno ricambiato donando, con un’empatia assoluta, le loro sensazioni perfettamente accompagnate al loro talento musicale.
Dopo di loro, Gaetano D’Aponte, sempre più emozionato e commosso, quest’anno coinvolto anche dalla presenza di Elisabetta, la moglie di Fausto Mesolella, seduta in prima fila, ha voluto ricordare le due anime che, ora, vivono nei ricordi di tutti e che festeggiano il loro compleanno nello stesso periodo.
Cristina Donà sale sul palco accompagnata dal musicista Saverio Lanza: la loro è una presenza scenica d’effetto, sono due figure distinte ma si vede fin da subito che hanno una complicità unica e sentita.
I brani eseguiti sono molto intensi e tra i più celebri, ed è anche per questo che non manca la magia, la sensazione di essere fuori dal tempo, in un non luogo, prezioso e unico.
Le canzoni esibite: Il tuo nome, Stelle buone, Goccia, Miracoli e una dolce Universo, dedicata a Bianca e Fausto, cantata con l’aiuto del pubblico, si confonde con una Across The Universe, appena accennata ma che dona al pezzo un valore inestimabile. Indimenticabile e imperdibile la sua versione Ma l’amore no, un brano di Bianca che scelse quando fu madrina del Premio nell’edizione del 2011, e l’altra sera, ha candidamente confessato che avrebbe voluto scriverlo lei per quanto fosse bello e per quanto lo ami.
Un dolce regalo per Gaetano e Giovanna, i genitori di Bianca, la sincera confessione di un’artista eclettica e appassionata come Cristina Donà, che non lascia spazio a fraintendimenti e pensieri divergenti, lei è lì sul palco, sincera, emozionata, determinata e sicura di poter e dover lasciare un messaggio pieno di gioia e di speranza, senza tralasciare un sottile velo di ironia dovuto ai tempi che corrono. Ma la sua dichiarazione d’amore alla musica, all’arte e ai suoi compagni di viaggi, invisibili, ma presenti, è inequivocabile.
Buon compleanno a Bianca e a Fausto!
Giustina Clausino