Napoli, al Tunnel Borbonico i Mario Romano Quartieri Jazz

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Napoli – Come si suol dire ogni promessa è debito e la musica ne è testimone.

Dopo una pausa legata all’avanzamento del nuovo lavoro discografico “Le 4 Giornate di Napoli”, che sta procedendo bene e creando soddisfazione nei componenti della band partenopea, i Mario Romano Quartieri Jazz “scendono” nuovamente nelle suggestive atmosfere del ventre di Napoli.

 

La culla sonora di questa rinnovata alchimia all’insegna del neapolitan gipsy jazz è il Tunnel Borbonico (ingresso da via D. Morelli 40) con le sue testimonianze dal passato ed i suoi intricati e magici cunicoli, che hanno ascoltato, custodito ed ora restituiscono mille sospiri, mille pianti, mille risate e mille ricordi tra parole, musica ed immagini. Lacrime e speranze, ieri come oggi.

 

Alle ore 21.00, tutti coloro che attendevano questo gradito ritorno, dove musica e storia si fondono svelando i diversi visi dell’arte, potranno ascoltare il ritmo dei brani tratti da ‘E strade che portano a mare (tra gli ospiti del disco Joe Amoruso, Daniele Sepe, Antonio Onorato e Marco Zurzolo), misti ad alcuni estratti da  “Le 4 Giornate di Napoli”, il nuovo lavoro discografico in via di completamento, tra le quali spiccano Cammen ed il brano che dà il nome all’album.

 

Con Mario Romano e la sua chitarra manouche sul palco i suoi inseparabili compagni di viaggio: Gianluca Capurro alla classica e Ciro Imperato al basso.

 

E di questo legame forte ed intenso tra passato, presente e futuro parla anche l’ultimo lavoro discografico targato Quartieri Jazz, dove, contrariamente alle aspettative iniziali, ancora forte è la rabbia che si respira e lo spirito di ribellione che ne permea le note di chi non si arrende e lotta per cambiare le cose, per attuare una profonda rivoluzione culturale e sociale.

 

Uno spirito, trasfuso in note, che ricorda le atmosfere dei canti dei briganti, che, guardando verso la luna argentea e con gli occhi lucidi di rabbia e speranza, cantavano il loro dolore ma anche la loro tenacia volta a rompere le odiate catene dell’assoggettamento e della subalternità economica e sociale.

 

La dolcezza passionalità di Cammen, un bolero appassionato dedicato alla donna amata.

 

Brani ispirati a sentimenti come l’amore e l’amicizia, emozioni che da sempre guidano il cammino di Mario Romano, ma anche  alla veemenza della ribellione che, dopo aver covato sotto la cenere, esplode con tutta la sua forza

 

Una musica multicolore perchè affonda le radici nel cuore della napoletanità piú autentica, ma senza fare delle origini una gabbia, bensí un nido da cui spiccare il volo e guardare al resto del mondo con le sue suggestioni. E poi rabbia ma non violenza, che sa trasformarsi in forza per promuovere ed affrontare un cambiamento possibile.

 

“Avevamo in progetto – spiega Mario Romano – di dar vita ad un nuovo disco dai ritmi piú rilassati. Invece sono nati brani veementi, carichi di ribellione e forse era inevitabile visti i tempi che stiamo vivendo”.

 

A completare una serata dalle atmosfere suggestive, che torna a grande richiesta per la terza volta, una visita guidata alle testimonianze custodite nel Tunnel Borbonico (il percorso è accessibile per il 60 per cento alle persone con disabilità) ed un gustoso cuoppo di fritturine preparato dalla Friggitoria Morelli, partner dell’iniziativa, con prodotti della terra campana a Km 0. Il tutto annaffiato da gustoso vinello locale. A tutta freschezza e genuinità

 

Formula all inclusive: concerto, degustazione e visita guidata con una quota di 15 euro.

 

Per maggiori informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il numero 3404893836 o mandare una e-mail all’indirizzo quartierijazz@live.it

 

Per immergersi nel mondo di Mario Romano Quartieri Jazz è possibile visitare il sito http://kimera6.wix.com/quartierijazz

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Ed ora a tutto neapolitan gipsy jazz con il ritmo di Cammen e Le 4 Giornate di Napoli

https://www.youtube.com/watch?v=rgLZqan66ek&feature=youtu.be

https://www.youtube.com/watch?v=uoWB12rZaGQ

 

Una serata che promette di non deludere.

 

Come direbbe Mario Romano” Uagliù ‘amm arrevotato!”

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