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regia di Mario Gelardi
collaborazione alle regia Carlo Caracciolo
aiuto regia Irene Grasso
scene Armando Alovisi
costumi 0770
musiche Tommy Grieco
luci Paco Summonte
foto di scena Cesare Abbate
progetto grafico Luciano Correale
responsabile di produzione Luigi Marsano
un progetto Nuovo Teatro Sanità
produzione Mismaonda in collaborazione con Marche Teatro
A dieci anni da Gomorra, il direttore artistico del Nuovo Teatro Sanità Mario Gelardi e lo scrittore Roberto Saviano ritornano a lavorare insieme ad un nuovo progetto, lo spettacolo La paranza dei bambini, tratto dal romanzo omonimo di Saviano presentato lo scorso novembre proprio sul palco del Sanità. Il lavoro teatrale di Gelardi e Saviano è in scena, in anteprima (in attesa del debutto nazionale a Spoleto Festival dei Due Mondi il 1 e 2 luglio), dal 19 al 30 aprile sul palco di piazzetta San Vincenzo. In scena, insieme a Carlo Caracciolo – che firma la regia con Gelardi -, Luigi Bignone, Antimo Casertano, Riccardo Ciccarelli e un nutrito gruppo di attori della compagnia giovane ntS’, Vincenzo Antonucci, Mariano Coletti, Giampiero de Concilio, Simone Fiorillo, Carlo Geltrude ed Enrico Maria Pacini.
Lo spettacolo è un progetto del Nuovo Teatro Sanità, prodotto da Mismaonda in collaborazione con Marche Teatro.
Nel gergo camorristico “paranza” significa gruppo criminale. Ma il termine ha origini marinaresche e indica le piccole imbarcazioni per la pesca che, in coppia, tirano le reti nei fondali bassi, dove si tirano su pesci piccoli, quelli buoni per la frittura di paranza. L’espressione “paranza dei bambini” indica la batteria di fuoco, ma restituisce anche con una certa fedeltà l’immagine di pesci talmente piccoli da poter essere cucinati solo fritti. Cotti e mangiati all’stante: proprio come questi ragazzini.
«L’infanzia è una malattia – un malanno – da cui si guarisce crescendo», diceva William Golding, l’autore de Il signore delle mosche. Così come nel suo romanzo, i protagonisti de La paranza dei bambini creano una loro comunità, con le loro regole, una comunità in cui “la malattia dell’infanzia” è stata guarita con la perdita dell’innocenza, con l’idea che la violenza e la sopraffazione siano l’unica via possibile per crescere. Per trovare un posto nel mondo.
«Sono partito dalla frase di William Golding, – spiega Gelardi – è stata la mia guida nella stesura della drammaturgia tratta dal libro di Saviano. Con Carlo Caracciolo, che ha collaborato alla regia, ci siamo posti una meta importante, creare un nuovo immaginario, abbattendo i luoghi comuni che ormai sono radicanti quando si racconta la camorra. La necessità era quella di andare oltre Gomorra, che pure è stato il punto di partenza di tutto questo: è stata la spinta propulsiva che ha condotto fino alla fondazione del Nuovo Teatro Sanità, un segno tangibile e visibile che la cultura può cambiare le cose».
«Il Nuovo Teatro Sanità e Mario Gelardi – racconta Saviano – non sono solo resistenza e non sono semplicemente teatro. Loro sono il nucleo intorno al quale alla Sanità, a Napoli, si cotruisce un presente reale, che si può toccare e ascoltare. Un futuro che si può immaginare. Loro sono voci che sovrastano urla, sono mani tese. Con loro, con Mario Gelardi, lavoro per portare in scena La paranza dei bambini. Solo loro possono trasformare in corpi, volti e voci le mie parole».
Per vedere il video di Roberto Saviano che parla del progetto dello spettacolo tratto dal suo libro, clicca qui
Costo del biglietto: 15 euro
Info e prenotazioni: