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Antonella Monetti, in arte Dolores Melodia, attrice, regista, cantante, scrittrice è una donna poliedrica dalla forte personalità e dalla grande apertura mentale, un’artista completa che dà lustro alla città di Napoli, arricchendola con la sua dedizione culturale legata alla tradizione e al suo impegno sociale.
Il 29 dicembre 2016 ha presentato il suo ultimo lavoro, consistente in un libro ed un cd, presso la chiesa di Sant’Agostino degli Scalzi nel quartiere di Materdei di Napoli. Non si è trattato di una semplice presentazione, ma di un vero e proprio spettacolo, ricco, bello ed emozionante. L’artista ha letto e cantato i brani dell’opera “Fino all’urdemo suspiro” ed. Monitor, esibendosi di fronte ad un pubblico numeroso e attento. Mostrando padronanza scenica, disinvoltura, ironia, classe e grande bravura Dolores, che spesso ha suonato con virtuosismo la fisarmonica, è stata accompagnata da un ensemble costituito dai musicisti con cui ha realizzato il cd: Alexandre Cerdà Belda al bassotuba, Vincenzo Lamagna al contrabbasso, Pino Chillemo alla chitarra, Luigi Esposito al pianoforte, Leonardo de Lorenzo alla batteria e tammorra e Ciro Riccardi alla tromba.
Con fare teatrale e di grande impatto emotivo, attraverso letture e canto ha condotto il pubblico in un viaggio attraverso il mondo e attraverso intensi momenti di vita. I racconti, scritti dall’artista, oltre che a Napoli, sono ambientati in città e luoghi diversi come ad esempio Odessa, Santafé, la Cappadocia, l’Egitto ed altri. In ognuno c’è un pizzico di Partenope con una particolare attenzione alla condizione della donna. In modo ironico e intrigante essi evidenziano problematiche sociali e umane antiche e moderne, con un invito all’approfondimento e alla riflessione. Ciascuna lettura, effettuata dalla stessa autrice, è stata seguita dall’interpretazione della canzone ispiratrice. “Avvertimento” di Raffaele Viviani ha aperto la sequenza e poi via via, con voce limpida, forte, carica di passione o tenerezza si sono susseguiti i brani. Essi sono stati coinvolgenti ed eseguiti tutti con raffinatezza e garbo in un’alternanza di stili: chansonnier elegante, posteggiatrice “chic”, cantante neomelodica, simpatica “macchietta”. Gli arrangiamenti musicali sono stati effettuati da Ciro Riccardi e caratterizzati da diversi stili adeguati alle necessità interpretative, con tratti raffinatamente jazz. Così il pubblico ha avuto modo di gustare ed apprezzare l’intera opera, in particolare le seguenti letture e relative canzoni: Le Cose Che Non Dico di Melodia e Riccardi, Chi Ha Fatt’ Ammore A Napule di Viviani, Clementina Santafè di Pisano e Cioffì, Catarì di Di Giacomo e Costa, L’Ultima Tarantella di Bovio e Tagliaferri, Ciucculatina D’’A Ferrovia di Nino D’Angelo, Preferisco Il ‘900 di Fusco e Valente, ‘A Vita E’ Comme O’ Mare di Carlo Faiello, Spusalizio ‘E Marenaro di Marigliano e Di Domenico e La strada dentro te di Perrella e Melodia.
Durante le performance è intervenuto l’editore Riccardo Rosa della Monitor che ha elogiato Dolores Melodia, evidenziandone i pregi e illustrando le caratteristiche del lavoro. Belle e sentite, poi sono state le parole della giornalista Natascia Festa che con una serie di simpatiche e significative citazioni, ha presentato l’artista ed i suoi svariati e illimitati percorsi professionali.
Dolores si è accomiatata dal pubblico donando altri bei momenti musicali con l’esecuzione di due canzoni molto belle che, però, non sono contenute nell’album: “Canzone sotto il carcere” ed una sulla camorra, quest’ultima dal testo intenso sulla melodia della celeberrima Mackie Messer (dall’Opera da tre soldi) è stata interpretata con vigore in una particolare dimensione canora originale e trascinante.
Daniela Vellani