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Ancora un evento di successo presso il Caffè Le Mele jazz Club nell’ambito della manifestazione “Music Festival 2016” con il progetto “Rocco Riccelli Trio”. Con la formula Hammond/tromba/batteria, basata sulla creatività e l’interplay improvvisativa dei musicisti, il trio, costituito da Rocco Riccelli alla tromba e flicorno, Fabio Guagliardi all’organo Hammond e Sandro Benincasa alla batteria, si è esibito spaziando, con grande competenza, feeling e passione, tra lo swing, il gospel, il funk ed il latin.
Il concerto si è aperto con suggestivi effetti vibrati echeggianti, creati dal virtuoso trombettista su in modo soft sono entrati e quasi in punta di piedi sono entrati gli altri strumenti facendo sbocciare il tema di Nuovo Cinema Paradiso di Ennio Morricone. Il pubblico si è subito immerso in un’atmosfera quasi onirica e le improvvisazioni diramate dal tema centrale hanno messo in luce il talento e la professionalità degli artisti. L’organo e la batteria in un sound vivace e brioso aprivano il brano successivo e la tromba s’inseriva in modo deciso mettendo in luce il virtuosismo. Una bella rivisitazione di Night and Day proseguiva sull’onda della vivacità e Fabio Gagliardi effettuava vere e proprie acrobazie sull’hammond con una velocità mostruosa seguite da “domande e risposte” degli altri strumenti in un gioioso dialogo sonoro.
Il concerto proseguiva con un susseguirsi di brani originali, standard del jazz o melodie di canzoni famose proposti attraverso un mix di stili svariati ora cadenzati, ora veloci e improvvisazioni o assoli funamboleschi e virtuosi di organo tromba, suonata ricorrendo a volte alla sordina, il flicorno, con il pubblico ogni tanto invitato a ritmare con le mani i brani eseguiti, circondati da atmosfere romantiche e raffinate. Alcuni brani sono stati arricchiti da virtuosi assoli di batteria di Benincasa. Ecco che le note di Estate di Bruno Martino eseguito col flicorno, di una soft “E se domani”, di una jazzistica ”Roma non fa’ la stupida stasera”, di una bella versione di “E penso a te” introdotta da un imponente ingresso con l’Hammond e da un’improvvisazione della tromba squillante, ricca di fraseggi e decisa nei passaggi, di brani funky invitanti al ballo vivace, riempivano di crescenti colori musicali l’affollato Caffè. Non poteva mancare lo spazio della jam session e così applauditissimo, Christian Mele, patron del jazz club, interveniva con la tromba affiancando in modo complice Riccelli, dando un ulteriore tocco jazz nei due brani di Faber: La Canzone di Marinella e Il Pescatore.
Inutile dire che dopo la bella pioggia di note e raffiche di applausi, il pubblico chiedeva il bis e così il trio ripeteva il brano di apertura, ricreando la stessa atmosfera suggestiva, ma con l’aggiunta dell’energia e del calore assorbiti dagli animi dei presenti sempre più partecipi, coinvolti visibilmente soddisfatti.
Daniela Vellani