Roma, Teatro Studio Uno presenta “Non è un Teatro per Giovani”

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teatro giovani

Torna protagonista al Teatro Studio Uno dal 12 maggio al 5 giugnoNon è un teatro per giovani – Scene Under 25”, il progetto dedicato al dialogo e al confronto tra le giovani leve del teatro e gli artisti affermati della scena contemporanea, con un focus sui lavori di sei compagnie under 25.

Anche quest’anno “Non è un teatro per giovani” si propone non solo di dare spazio alle giovani compagnie ma essere un’occasione per creare relazioni e legami tra le nuove formazioni e chi ha già vissuto sulla propria pelle l’esperienza di un teatro per cui non si è mai abbastanza “adulti” per essere presi in considerazione.

In questa seconda edizione le compagnie selezionate si confronteranno con il regista Dante Antonelli del Collettivo Sch, vincitori del Roma Fringe Festival 2015 con lo spettacolo “FÄK FEK FIK – Le Tre Giovani” un riscrittura originale del primo capitolo dei “Drammi Fecali” di Werner Schwab che li ha visti vincitori anche dei premi: miglior drammaturgia e migliore interpretazione alle tre attrici Martina Badiluzzi, Giovanna Cammisa e Arianna Pozzoli.

Un artista giovanissimo della scena contemporanea che in pochi mesi ha saputo conquistare l’attenzione di pubblico e critica con il suo teatro fortemente attuale, energico e provocatorio, lavorerà con le compagnie di “Non è un teatro per giovani” con il laboratorio SCHLAB – workshop breve due giorni intensivi sabato 7 e domenica 8 maggio, in cui a partire da alcuni lavori di Werner Schwab  si esploreranno percorsi possibili di un teatro spoglio di spettacolo e carico della presenza dell’attore su palco.

– Esporre; spiegare se stessi è un lavoro: quindi incontra resistenze – Werner Schwab

Dal 12 maggio al 5 giugno gli artisti e compagnie under 25 selezionate andranno in scena con il loro spettacolo nelle sale del Teatro Studio Uno:

 12-15 maggio | Sala Teatro

Ti stavo aspettando

regia Laura Nardinocchi

con Chiara De Concilio, Claudia Guidi, Ilaria Orlando, Leonardo Bianchi, Livio Berardi, Nicole Petruzza

 

Il progetto nasce traendo ispirazione dalla suite per piano di Musorgskij “Quadri da un’esposizione”, opera che prende vita dopo la morte del noto pittore Hartmann, grande artista e amico del compositore russo. In quell’occasione, tutti i suoi quadri vennero esposti in una mostra, la quale, per l’appunto, ispirò Musorgskij nella creazione dell’opera. 15 quadri, 15 movimenti. Il dipinto, dal quale il progetto ha preso spunto è “La capanna sulle zampe di gallina”. L’amicizia tra Musorgskij e Hartmann è stata l’ispirazione per la scelta delle tematiche dello spettacolo. L’incapacità dell’uomo di rimanere solo e di riuscire a sentir scorrere dentro di se l’esistenza solamente se vicino ad un altro. Il collegamento diviene quindi immediato, portando la mente a riflettere sul tema della solitudine umana.

 

12-15 maggio | Sala Specchi

Sorelle

di e con Lucia Rea e Marta Salandri

 

Traendo ispirazione dai lavori di Tennesse Williams “La ragazza di vetro” “Auto da fè”, “Saluti da Bertha” e “Lettera d’amore di Lord Byron” Lucia Rea e Marta Salandri esplorano una riscrittura drammaturgica che racconta di come due sorelle, Alva e Bertha, riescano a rimanere unite, nonostante il susseguirsi incessante di vicende amare nella loro vita. Ciò che le caratterizza è il loro rapporto che risulta divertente e a tratti folle, attraverso i loro battibecchi e scontri quotidiani: Alva soffre di manie di persecuzione e crede che tutti stenografino ogni cosa che dice, mentre Bertha parla con dei ninnoli di vetro convinta che siano i suoi migliori ed unici amici. Perciò con un passaggio temporale, che è raccontato da una parallela drammaturgia musicale che va da Jhon Steel a Elvis Presley fino ad arrivare alle Spice Girls (si parte dagli anni ’40 fino alla fine dei ‘90), viene ripercorsa la vita di queste prima bambine, poi donne sempre più adulte, fino alla loro vecchiaia.

 

 

 

19-22 maggio | Sala Teatro

Le Beatrici

di Stefano Benni

con Luisa Banfi, Clara Morlino, Giuditta Pascucci, Giulia Sucapane

Assistente alla regia: Alfonso Carfora
Voce fuori campo: Simone Bobini
Scene e costumi: Adelaide Stazi
Installazione pittorica: Beatrice Banfi
Grafica: Giulia Sucapane
Produzione Associazione Culturale Ingranaggi

 

Lo spettacolo “Le Beatrici” mette in scena cinque monologhi di donne scritti da Stefano Benni nell’omonimo testo teatrale. La messinscena propone un viaggio, scevro da ogni giudizio, nella mente di cinque personalità femminili che divengono così paradigma della vulnerabilità della psiche umana in tutte le sue sfaccettature. Linguaggio e gesti della loro quotidianità diventeranno strumento per narrare, tra tragico e comico, sfumature dell’essere più che mai universali.

“Io non voglio far altro che vivere
Tra una corda e l’altra saltando
Dentro la cassa di una viola da gamba
Voglio ascoltare le voci di fuori
Ringhio di porco voce di dama
Tamburo indio amore che chiama
E voci spezzate di cento popoli
Che dalla mia terra non voglio scacciare
Io voglio vivere, non ho altro da fare”
Le Beatrici – Stefano Benni

 

 

19-22 maggio | Sala Specchi

Opzione Smart

di Carlo Galiero

con Piero Calcanti, Carlo Galiero, Chiarastella Sorrentino

scenografia e costumi Rosita Vallefuoco, musica Alessio Pignorio

assistente scenografie e costumi Vincenzo Fiorillo

 

Opzione Smart è il racconto paradossale di una compravendita. Protagonisti sono un cliente e un venditore, e il bene da acquisire è la donna dei sogni del consumatore, prefabbricata in modo corrispondente alle esigenze del fruitore. É una commedia che ironizza e denuncia la retorica del linguaggio pubblicitario, e che apre degli squarci inquietanti sulla società contemporanea. Se la nostra è una società dello spettacolo come sostenne Guy Debord il consumo non è consumo materiale, ma ideale. Il cittadino è un consumatore solitario di illusioni. Il mondo di Opzione Smart è un mondo in cui la donna si fa oggetto, non fisico, ma ideale al servizio dell’uomo alienato in solitudine, un individuo che è ridotto a terminale di informazione, e non pretende altro dalla vita se non un prodotto che sia conforme alle proprie esigenze. Un passivo nell’appiattirsi sulle esigenze che una fabbrica di illusioni promette di poter soddisfare.

 

26-29 maggio | Sala Teatro

Guardate il Pazzo

regia Luca Pastore

 

In scena un uomo rinchiuso in un manicomio dice di essere Gesù e racconta la sua storia facendola vivere al pubblico oltre che con le sue parole anche grazie alla presenza di altri uomini che di volta in volta impersonano i vari personaggi con cui interagirà: Maria e Giuseppe; Pietro, Giuda e Maria Maddalena; Ponzio Pilato, Erode e il Fustigatore. La storia trova le sue radici in ciò che si conosce nell’antico testamento della Bibbia, tutto il percorso però viene riletto, integrato con ciò che è scritto in alcuni dei vangeli apocrifi e dove ciò è stato utile o necessario è stato inventato nella parte drammaturgica della scrittura dello spettacolo. Una ricerca su quello che poteva essere Gesù Cristo uomo, con i difetti e le debolezze di un essere umano.

 

2-5 giugno| Sala Specchi

Fin

di e con Alessandro Businaro e Barbara Venturato

 

“FIN.” non è soltanto una conclusione, un punto d’arrivo da cui non v’è più partenza. E’ precisamente il momento che lo precede. E’ un combattimento faccia a faccia, uno scontro all’ultimo sangue in cui le parole divengono come vere e proprie lame affilatissime che trafiggono senza pietà il corpo avversario. Un uomo e una donna, una luce glaciale e il palco vuoto che da anni li ha visti condividere tutto, anche la stessa professione di attori. Tra di loro però qualcosa è cambiato, e cambierà, profondamente. Niente mezze misure o eufemismi nel rispettivo flusso di considerazioni e accuse, che invece viene lasciato scorrere a ruota libera, trasformandosi in una terribile tempesta che stravolge e spazza via le sicurezze prima dell’uno e poi dell’altro, ogni volta impotente nel reagire rispondendo all’istante. Il fascino e il dramma di come un uomo e una donna, “lui” e “lei”, non possano inevitabilmente essere più gli stessi quando si giunge alla “cesura di un amore”.

 

“Non è un teatro per giovani | Scene Under 25” dal 12 maggio al 5 giugno 2016

Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).

Ingr. 10 euro. Tessera associativa gratuita
Giov – Sab ore 21.00. Dom ore 18.00

Per info e prenotazioni: 3494356219- 3283546847

www.teatrostudiouno.com –  info.teatrostudiouno@gmail.com

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