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Domenica 14 febbraio 2016 alle 11.30, presso l’Ex ospedale psichiatrico “Leonardo Bianchi”, Calata Capodichino 230 Napoli si terrà lo spettacolo “L’amore in tempo di guerra” nell’ambito delle iniziative per il San Valentino del Comune di Napoli. Guida d’eccezione Anna Sicolo Direttrice Polo Archivistico Sanità Napoletana in collaborazione con gli allievi del XX Circolo Didattico di Napoli e l’associazione culturale Scarte
Un percorso guidato da Anna Sicolo, direttrice del Polo Archivistico Sanità Napoletana, all’interno dell’ex ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi, in calata Capodichino 230, luogo simbolo della memoria, dove verrà messo in scena un estratto dello spettacolo “Testimone Oculare” di Joshua Sobol, con la regia di David Jentgens, in scena in anteprima nazionale il 21 e dal 23 al 27 marzo 2016 al teatro Bolivar di Materdei.
Lo spettacolo racconta gli ultimi giorni di Franz Jägerstätter, cittadino austriaco che, dopo l’Anschluss (annessione dell’Austria alla Germania nazista nel 1938), si rifiutò di svolgere il servizio militare quando fu convocato nel 1943. Venne per questo arrestato e processato, sebbene l’esito fosse fin dall’inizio chiaro: la condanna a morte.
La scelta di metterne in scena un estratto nel giorno di San Valentino non è casuale, perché l’amore tra Franz e la moglie Franziska era speciale, un amore contro il nazismo. Una coppia il cui affetto è andato oltre la società, la storia, la morte.
«Franziska e Franz erano avanti anni luce – scrive Annalisa Borghese su Panorama – Classe 1907 lui, 1913 lei, un amore autentico che li porta all’altare, non più giovanissimi, nel ‘36, il giovedì santo alle sei di mattina, giorno insolito per un matrimonio. Un’anomalia così come nessuna tradizionale festa di nozze a seguire, ma subito in partenza per un lungo viaggio, il loro viaggio, a Roma e in Vaticano, a vedere il Papa, e poi ancora giù, a godere del sole di Napoli e del mare di Sorrento, fino ad allora soltanto immaginato.
[…] Il suo sguardo ampio, allineato alla coscienza, andava oltre. Così quello di Franziska. È in questo che erano avanti anni luce. In proposito, il francese Christian Bobin così scrive: «Quelli che sanno amarci ci accompagnano fin sulla soglia della nostra solitudine, e qui si fermano, senza fare un passo in più. Quelli che pretendono di proseguire oltre in nostra compagnia restano di fatto molto più indietro».
una produzione Asylum Anteatro ai Vegini, Limbic Arts Fondation, Teen Thèâtre e Körper
con il patrocinio della comunità ebraica di Napoli,
Forum Austriaco di Cultura a Roma e Goethe Institute Napoli
In scena (in o.a.) Emanuele D’Errico, Rebecca Furfaro, Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Monica Palomby, David Power, Teresa Raiano, Dario Rea, Margherita Romeo, Arturo Scognamiglio
Info 393 0342406 | ingresso libero