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Foto, fiori e musica di sottofondo, nel cortile dell’Hotel Caracciolo di Napoli, il 23 e 24 marzo si è tenuto un matrimonio alternativo firmato NtS’: Tableau de Mariage. Scritto da Elvira Buonocore e produzione di Nuovo Teatro Sanità con regia di Mario Gelardi, in scena Francesca Cercola, Anna De Stefano, Carlo Di Maro, Gaetano Migliaccio, Gianluigi Montagnaro, Giovanna Sannino, Chiara Vitiello e con la musica live di Carlo Vannini per ricreare un’interminabile aperitivo in attesa dell’arrivo degli sposi.
Il lieto evento è di Flavia e Ciro, convolati a nozze e in ritardo per il protrarsi del set fotografico, con gli invitati al ristorante ad intrattenersi tra tartine, flute di prosecco, foto e piano bar. In un giorno perfetto dove tutto deve andare per forza nel verso giusto, l’ansia e il terrore degli imprevisti è l’aria che si respira in scena. Un semplice aperitivo diventerà per gli invitati una bomba d’ipocrisia pronta a scoppiare.
Luci che cambiano, canzoni d’amore in sottofondo, ma i drammi si nascondono in mezzo a fiori e addobbi. Già la sola disposizione dei tavoli può attirare antipatie, nessuno sarà mai soddisfatto della collocazione, come se in quella disposizione si possano fissare gli altri e indicare la loro posizione nel mondo. Il ritardo degli sposi è impossibile da quantificare, ciò disturba alcuni e spaventa la wedding planner preoccupata che la perfezione dell’evento sia in pericolo. Bisogna tenere tutto sotto controllo, mentre attriti e litigi sono il preludio della festa. Lo spettacolo è comico, i convenevoli sono gli architetti di situazioni assurde manipolate dall’ipocrisia.
“Non c’è niente di cui vergognarsi”
L’aria è pesante come se stesse succedendo qualcosa, mentre tutti reprimono impulsi pronti a scoppiare. La verità è che è l’attesa a far uscire fuori paure stupide messe in scena per mostrare la fragilità dell’essere. Nulla è lasciato al caso perché tutto deve essere maniacalmente perfetto, anche se impossibile. Ostinati o tenaci, gli invitati sono solo umani fatti di sbagli ed errori anche durante un giorno di amore e gioia come le nozze. Tutti gli invitati sono diversi tra loro, anche se tutti sotto i 35 anni, ciò non cambia vederli tirare fuori il peggio di sé nelle situazioni meno opportune. Difetti e terrori sono tutti sulla pista da ballo a fare capriole per spogliarsi dal peso del dovere.
La società distopica di Tableau de Mariage ripudia i vecchi. A 36 anni si diventa inabili, la vita è solo di 35 anni. I trentenni si trovano a misurare la vita in base a cose accadute che in realtà non hanno alcun valore. La vita si veste di esperienze che prende tutto sul serio e rendono la sua misura millimetrica. Basta posare poco lo sguardo altrove che una volta ripreso in mano, la vita è già cambiata, tutto è passato, “35 anni di pura vita e puro niente”.
La realtà scritta da Elvira Buonocore è geniale, drammatica e comica. Un tentativo di sovversione per un colpo di stato che permetta il crollo egemonico. Provare a divertirsi, mentre si nasconde la disperazione tra i brindisi.
Roberta Fusco