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Una vita con la musica, una vita per la musica, una vita di musica sono gli elementi del libro autobiografico del versatile musicista Francesco Guetta.
L’opera, dal titolo “La Musica è la mia vita- un musicista dai night agli stadi– Storia del Gruppo di Famiglia”, pubblicata recentemente da Guida Editori, si distingue per la sua originalità, spontaneità, schiettezza e genuinità.
Francesco Guetta, talentuoso contrabbassista, polistrumentista, autore e cantante, si è messo a nudo e ha narrato la sua vita intensa e ricca: un viaggio lungo, interessante, che presenta tutte le caratteristiche di un romanzo avvincente che, proprio per questo più che una autobiografia, si può definire una autofiction.
Guetta, infatti, è testimone e protagonista, fin dall’età di 6 anni, di ciò che è accaduto dagli anni ’60 ad oggi, con le grandi trasformazioni sociali, culturali, politiche e musicali che hanno accompagnato la sua lunga e multiforme carriera artistica multiforme: dalla musica pop a quella napoletana, leggera, jazz, da piano bar e night club e anche progressive, passando per esperienze teatrali, cabarettistiche e televisive con l’espansione delle reti televisive nel corso degli anni.
Il libro, composto da 322 pagine, si legge d’un fiato, divertendo, emozionando e soprattutto coinvolgendo. Tocca le corde emotive di chi legge e i feedback positivi ricevuti dimostrano l’apprezzamento di un vasto pubblico, costituito non solo da musicisti e appassionati di questa arte sublime, ma anche da insegnanti, giovani e tutti coloro che amano leggere storie interessanti e intense.
Dedicato ad Annabella, “la più bella sinfonia della mia vita”, è scritto in modo scorrevole e fluido. Tra numerosi aneddoti e racconti vivaci di episodi singolari, avventure, disavventure e vicissitudini, non manca un pizzico di ironia e autoironia che rende la lettura ancora più piacevole e coinvolgente.
La vita di Guetta è intensa, vibrante e multiforme e il suo lungo racconto è a tratti umoristico, suscitando sorrisi e risate nel lettore che in diversi momenti può identificarsi e rivivere esperienze condivise dalla tipologia della villeggiatura degli anni ’60 alle partite di calcio tra scapoli a ammogliati, dalle lamentele dei vicini di casa durante le “artigianali” prove di musica, arricchite da un vocabolario “forbito”, alle gaffe, alle serate e veglioni di fine anno e così via.
L’organizzazione dell’opera è singolare e ben strutturata. Consta di diciotto capitoli, ciascuno introdotto da versi molto belli, toccanti e significativi che riflettono l’argomento trattato: la musica in primis, i ricordi, la felicità, i figli, i viaggi, il teatro, l’amicizia.
La prefazione è firmata da Michelangelo Iossa, famoso giornalista, musicologo, studioso, docente e musicista, seguita dall’introduzione dell’autore. Ogni capitolo è arricchito da significative fotografie in bianco e nero o a colori che testimoniano i momenti descritti e condivisi con familiari, eventi musicali, incontri e le collaborazioni con i numerosi protagonisti del mondo dello spettacolo incontrati nel suo fantastico viaggio nella musica e nel teatro.
Il primo capitolo, intitolato “Le Origini”, si apre con versi significativi dedicati alla musica e ai ricordi “la musica è l’arcobaleno della vita…”. Corredato da bellissime fotografie di famiglia, presenta le otto persone che ne fanno parte: il padre Mario (preside di liceo), la madre Anna Maria Rispoli, i fratelli Federico, Giuseppe, Elio, Antonio (chiamato Antonello), fratello gemello di Francesco, la “zia Giuseppina”.
Nei capitoli successivi viene delineato il percorso di vita familiare e professionale di Guetta: l’infanzia, le origini del “Gruppo di Famiglia” che inizialmente ispirati ai “Corvi” si chiamarono “The Chicken”, ed era costituito da tutti i fratelli, tutti musicisti, il loro repertorio, gli acquisti degli strumenti musicali, le lezioni di canto con Paolo Crispo, i Guetta boys, diventato i Guetta, quando il fratello Federico lasciò la band, fino al Gruppo di Famiglia con le molteplici esperienze, una vera e propria valanga di impegni snocciolati tra le pagine del libro e svolti dagli anni’70/ ’80 in poi Questo periodo è intrecciato con momenti storici indimenticabili, come le contestazioni giovanili, il terrorismo, il terremoto del 1980, la diffusione delle televisioni libere come Canale 21 e Telecapri, e gli scudetti del Napoli. Il libro riporta i diversi successi come Orsacchiotto e Flipper, disavventure, figuracce, contratti, episodi, retroscena e aneddoti divertenti e piccanti, oltre a rassegne, tournée, serate e veglioni in diverse location, matrimoni, funerali e pensionamenti, concerti in carcere, contatti con le case discografiche, realizzazione di colonne sonore arrangiamenti e pubblicità, partecipazione a Disco Ring, il sodalizio con i Sadici piangenti, Tele Cafone, trasmissioni cabarettistiche come Guerre Ascellari, Il tempo delle Pietre e Un posto al Vento.
Il libro è sicuramente ricco e oltre alla costante citazione dei fratelli, l’autore Francesco Guetta, evoca con affetto le numerose amicizie e preziose collaborazioni di cui, dato l’ingente numero si riportano solo alcuni nominativi: Mimmo di Francia, Renato Rutigliano (a cui ha dedicato una poesia), Oscar di Maio, Gianni Pascolo, Antonello Rondi, Nicola Buonomo, Ada Sampieri, Paolo Neroni, Riccardo Pazzaglia, Tony Iglio e il soft jazz, Lello Pugliese e la swing orchestra, Paolo Rescigno e Marisa Portolano.
Anche la parte dedicata alla sua esperienza di insegnante è interessante e arricchita da episodi tragicomici.
Il libro si conclude con un capitolo dedicato ai ringraziamenti rivolti ai fratelli, alla figlia e a Mimmo di Francia “… che per noi è un fratello maggiore”, e uno in cui ogni fratello gli dedica un pensiero.
“La Musica è la mia vita- un musicista dai night agli stadi” di Francesco Guetta (Guida Editori- 322 pagine) è disponibile in tutte le librerie e sulle piattaforme online.
Daniela Vellani