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Osannaples, il pluripremiato film documentario di M. Deborah Farina, uscito nel 2021, è diventato un romanzo.
Recentemente, infatti, l’autrice romana, regista e storica del cinema, ne ha effettuata la trasposizione, dando vita a “Osannaples Romanzo Rock di un sogno psichedelico” pubblicato con la casa editrice LFAPublisher (220 pagine- 2023).
Si tratta di un’opera pregiata e ricca, di grande interesse socio-culturale e musicale, che accompagna i lettori in una dimensione in cui il passato, fondendosi con il presente, diventa un divenire di progettualità creative e di avanguardia, proprio come erano, sono e saranno gli Osanna, la storica band protagonista del romanzo.
Il libro è frutto di documentazioni, ricerche, testimonianze, attraverso cui si conosce la storia di musicisti che hanno segnato momenti importanti nella storia della musica e sono stati espressione e voce di movimenti di grande spessore culturale.
La prefazione è di Lino Vairetti, fondatore assieme al compianto Danilo Rustici, degli Osanna, coinvolto nel progetto personalmente insieme alla band “quale protagonista di un fermento musicale rivoluzionario nazionale e internazionale definito “progressive Rock…made in Naples.” Qui il frontman degli Osanna si sofferma sul titolo del romanzo rock di un sogno psichedelico che sintetizza il lungo percorso artistico della band: un sogno perché “si sono realmente concretizzati tanti desideri, speranze e passioni e realizzati progetti di vita immaginati fin da bambino, psichedelico perché ciò che si è avverato non appartiene solo al mondo reale, ma anche a quello surreale e fantastico”.
La prefazione è seguita dall’introduzione, in cui l’autrice ricorda l’incontro con Lino il 9 luglio 2017 a via Cilea al Vomero, un quartiere di Napoli dove si trovava per la prima volta e da dove prese vita la proficua collaborazione sfociata nella realizzazione del fortunato docufilm e del libro.
“Il romanzo”, “Un viaggio psichedelico tra passato e presente, nell’alternarsi tra piani reali e mondi onirici, personaggi surreali e visioni mistiche”, si snoda poi in diversi piccoli capitoli, preziose perle di vissuti, cronaca, aneddoti ed esclusive testimonianze, che ne rappresentano l’intreccio intrigante e affascinante. Il percorso è ricco, a tratti poetico e filosofico, ben documentato, con emozionanti evocazioni di momenti condivisi da diverse generazioni e che sono stati fondamentali nella storia non solo della musica, ma anche della cultura e dell’arte, oltre che politico-sociale.
I capitoli rappresentano, dunque, le tappe di un percorso complesso e variegato che inizia con cinque ragazzi del Vomero, promotori di un cambiamento: Lino Vairetti, Danilo Rustici, Massimo Guarino, Lello Brandi ed Elio D’Anna, (prima formazione dal 1971 al 1974), con l’aggiunta di Fabrizio D’Angelo ed Enzo Petrone (1978), che con passione, coraggio e originalità, fondano un nuovo modo di concepire la musica partendo dalla loro stessa immagine che, rievocando in modo picassiano la commedia dell’arte, attualizzano della maschera di Pulcinella.
Diventano così “Sacerdoti Traghettatori” di trasformazioni musicali che, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, senza rinnegare la tradizione partenopea che, anzi, resta linfa vitale delle loro creazioni, caratterizzano la controcultura che porterà alla nascita del movimento Naples Power a cui aderiscono i grandi protagonisti di una musica nuova, inizialmente definita pop, progressiva con una dirompente commistione di rock, folk, jazz, blues, etnico, country, rythm and blues.
Attraverso le pagine del libro ci si immerge nella loro avventura e in quella dei diversi musicisti che hanno elevato la qualità del sound napoletano, con l’esplosione del suddetto movimento, portandolo a livelli internazionali.
Man mano che scorrono le pagine, si conosce il background della band, con la nascita della “Città frontale”, prima costola degli Osanna, l’Accademia di Belle Arti, le “cantine”, la contestazione che da Londra giunge a “via Cilea”, gli incontri nelle piazze vomeresi, il bar Sangiuliano, le gigs di gruppi inglesi, i giovani politicizzati. Si entra nella casa storica in via Luigia Sanfelice dove la madre di Lino Vairetti, camiciaia degli artisti, accoglie il “pellegrinaggio” di numerosi musicisti. Si rivive la Woodstock italiana, il Be-In, una tre giorni di pop-rock internazionale, che si tenne al Parco Kennedy a Napoli nel giugno 1973, organizzato dagli Osanna, e che ospitò artisti come i Perigeo, i Latte e Miele, gli Atomic Rooster, Peter Hamill, Franco Battiato, Alan Sorrenti, Edoardo Bennato, il Balletto di Bronzo e tanti altri e naturalmente gli Osanna. Si partecipa al festival di Caracalla.
Non da meno è la produzione di dischi e opere rock della band, con l’evocazione di album come l’Uomo, Palepoli, Suddance, e delle trasmissioni televisive a cui hanno preso parte con Renzo Arbore o come “Adesso Musica” con Vanna Brosio, oppure interviste, preziose testimonianze di Raffaele Cascone, Voce off del Be-In, Renato Marengo, Vittorio De Scalzi, Gianni Leone, Giampiero Ingrassia, Toni Esposito, Corrado Rustici “Danilo era il mio eroe… ogni tanto torno all’ascolto. L’album che mi piace ascoltare di più è L’Uomo.”
Interessanti le pagine dedicate al film “Milano calibro 9” quando gli Osanna affiancarono la parte orchestrale composta da Luis Bacalov nella realizzazione della colonna sonora.
Affascinante è il ricordo del loro incontro con i Genesis. Si scopre che furono proprio loro, i mistici Osanna con i loro sai e il loro volti truccati a ispirarli.
Sfogliando le pagine sembra di ascoltare le musiche di artisti legati professionalmente, amichevolmente, storicamente agli Osanna come Pino Daniele, Rino Zurzolo, Showman, Napoli Centrale, James Senese, Tony Esposito, Antonio Avitabile, Enzo Gragnaniello.
Toccanti sono i ricordi e i pensieri rivolti a Danilo Rustici, il chitarrista straordinario che durante coinvolgeva il pubblico con la sua versione “hendrixiana” di Bandiera Rossa, immensa mente creativa della band e bella persona, spirato all’indomani dell’uscita del film “Osanapples” a cui ha preso parte.
Naturalmente, l’autrice prosegue il suo percorso anche negli anni in cui gli Osanna, dopo un lungo periodo di sospensione, nel 1999 riprendono alla grande il viaggio musicale con Lino Vairetti, “l’uomo prog”, e gli attuali musicisti, Enzo Cascella, Pako Capobianco, Sasà Priore, Irvin Vairetti, Gennaro Barba, affiancati spesso da Gianni Leone (Il balletto di bronzo) e David Jackson (storico sax dei Van Der Graaf Generator), David Cross (ex King Crimson), senza dimenticare la proficua presenza in periodi diversi da Fabrizio Fedele, Luca Urciuolo, Oderigi Lusi, Gigi Borgogno, Andrea Palazzo, Vito Ranucci e Nello D’Anna, che rappresentano il prosieguo di un progetto in divenire, accattivante e di altissima qualità.
La seconda parte del libro è costituita da un’ampia documentazione dedicata al film Osannaples con materiali e note di regia, la scheda tecnica, articoli, recensioni e interviste e una ricca e bella galleria fotografica di “Osannaples” a firma dell’autrice, Luciano Bonetti, Carmine Guarino, Lino Vairetti, Gino Iavarone, Riccardo Piccirillo, a cui si aggiungono bellissime foto di repertorio.
La biografia dell’autrice, M. Deborah Farina, conclude un libro interessante e imperdibile, dalla bella veste grafica e una cover accattivante che ne rispecchia il contenuto ritraendo “I personaggi fuoriusciti dalla grotta, sono ora rimessi nel mondo. Torneranno a vivere nei teatri, nei cinema, nelle sale da concerto, riempiendoli di estro e fantasia.”
Daniela Vellani