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Si è inaugurato ieri mattina, al Rione Bagno, di Aversa il parco Valerio Taglione “Partigiano del bene”, alla presenza del sindaco Alfonso Golia, il vescovo Monsignor Angelo Spinillo, il presidente del comitato Don Diana, Salvatore Cuoci, la moglie di Taglione, Alessandra Giroos, l’artista autore del murale Davide Montuori e tutte le associazioni che hanno fatto rete per collaborare alla realizzazione del parco.
Tra il pubblico presente, anche gli scout dell’Agesci e gli abitanti del rione, tutti molto entusiasti dell’iniziativa, che vuole riqualificare una zona che era in totale stato di abbandono.
“Abbiamo deciso di intitolare questo parco a Valerio Taglione – ci dice il sindaco Golia – perché abbiamo visto una similitudine con Francesco Bagno, rivoluzionario aversano del suo tempo, che si oppose all’oppressore, così come Valerio, ai giorni nostri si è opposto all’oppressione delle mafie e delle camorre, lottando per la legalità”.
A presentare la cerimonia di inaugurazione, il consigliere comunale Cesario Vincenzo Angelino, il quale si è detto felice per essere testimone di una giornata speciale, quella in cui si realizzava un doppio evento: l’intitolazione del parco a Valerio Taglione e la riqualificazione di una periferia che non deve essere più considerata “la fine della città, ma l’inizio, quindi una ripartenza, una speranza”. Il consigliere ha poi letto la motivazione della delibera comunale che dedica il parco a Valerio Taglione.
“Il lavoro di volontariato di Valerio Taglione sia di esempio per tutti, poiché è riuscito a creare una rete di solidarietà e di comunione per il bene della città” ha detto il vescovo di Aversa mons. Spinillo
Emozionata e commossa, Alessandra Giroos, la moglie di Valerio, che lo ha ricordato con riprendendo quello che sarebbe stato il suo pensiero: “Valerio si sarebbe sorpreso di tutta l’attenzione che gli è stata riservata perché si riteneva un uomo comune che, nella sua quotidianità, si impegnava anche per il bene comune e, come buon cittadino, contro l’illegalità, ovunque essa avesse radici e origini.”
E forse era proprio questa sua ‘semplice normalità’ a renderlo così speciale, così vero e sincero. Sempre disponibile ad aiutare, sempre pronto a lottare, sempre presente dalla parte dei più deboli, dei più fragili. Ecco, questo era Valerio Taglione, partigiano del bene.
Paola Improda