Napoli, per il Maggio dei Monumenti la Fondazione Pietà de’ Turchini ha proposto “Conversazioni sul Seicento”

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Per l’edizione 2020 del Maggio dei Monumenti la Fondazione Pietà de’ Turchini ha proposto “Conversazioni sul Seicento”, incontri in streaming sulla pagina Facebook dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, dedicati alla Storia della Musica e dello Spettacolo a Napoli nel Seicento.

L’idea ha preso spunto dall’omonimo volume a cura di Paologiovanni Maione e Francesco Cotticelli, di recentissima pubblicazione (Turchini edizioni) con una preziosa prefazione di Aldo Masullo, si approfondiscono temi e valutazioni critiche sul Secolo forse più controverso e ricco di fermenti della storia del Sud Italia.

Il primo incontro è avvenuto venerdì 15 maggio, alle ore 20,00, Federica Castaldo, Domenico Antonio D’Alessandro e Paologiovanni Maione in collegamento dalla splendida location di Palazzo Donn’Anna, e grazie alla ospitalità della Fondazione De Felice hanno avviato la serata.

La prima conversazione ha avuto per titolo “Dallo scoglio delle Sirene a Palazzo Donn’Anna”, un viaggio tra le suggestioni del luogo, che ha dato la possibilità di godere di un affresco della vita musicale seicentesca alle pendici di Posillipo.

“Corteggi marini, affollati di cantori e strumentisti e vaghe accademie armoniche, dove le voci più sublimi del tempo echeggiavano nell’aere, raccontano le vite esemplari, temperate e dissolute, di canterine indiscusse come Andreana Basile e Giulia de Caro”.

La sensazione è stata quella di rivivere il mito delle sirene, che nella “versione virtuale” hanno dato una visione mistica dei miti arcani, attraverso le suggestioni dei poeti e dei compositori impegnati, che hanno dato vita ad un progetto audace: cantare la musicalissima Partenope.

“Musica e teatro – conclude Federica Castaldo – sono, oggi come ieri, la sensibile cartina di tornasole di un mondo intero: un microcosmo che contiene lo spirito di un tempo storico e, dunque, costituiscono un mezzo straordinario per decifrarne cultura, gusti e mode”.

Le letture, le discussioni e le conversazioni con gli ospiti hanno offerto un viaggio intenso, tra melodie, passioni e vedute panoramiche che solo la città di Napoli può offrire anche in momenti storici particolari e tormentati.

 

Paola Improda

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