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Una singolare, originale e decisamente bella lettura di “Pierino e il lupo” di Prokofiev ha ammaliato il numeroso pubblico accorso presso il teatro San Marco nel centro di Benevento.
Protagonista dello spettacolo, che si è svolto sabato 1 giugno, è stata l’orchestra jazz del Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento diretta dal M° Roberto Spadoni.
L’ensemble costituito da docenti del Conservatorio, allievi ed ex allievi, è stata arricchita anche dalla presenza di ospiti e da una voce narrante, speciale e briosa, Elio (Elio e le storie tese). Questi in apertura del concerto si è rivolto al pubblico instaurando subito un clima coinvolgente e fortemente empatico. Ha descritto i personaggi della storia e ha invitato a “chiudere gli occhi e immaginare un paesaggio…”
Si è trattato di una versione jazz della celeberrima fiaba musicale, rappresentata da strumenti diversi da quelli usati di solito per simboleggiare i diversi protagonisti: l’anatra collegata alla tromba, l’uccellino al pianoforte, il gatto al clarinetto, il nonno di Pierino al basso tuba, il lupo al trombone, il cacciatore al sax alto, gli spari alla batteria e Pierino all’intera orchestra.
La musica, iniziata con “cinguettii” ricamati virtuosamente dalle dita della pianista Tallini, è fluita creando una bella atmosfera ricca di colori e suggestioni.
La narrazione di Elio, arricchita da una mimica e una gestualità assai accattivante ed espressiva, nonché divertente, trasmetteva vive immagini, facendo immergere i presenti nell’intreccio del racconto. Le varie sequenze narrative s’inframezzavano con quelle musicali che riproponevano in modo maestoso il tema celeberrimo in un leitmotiv ricco e di piacevole ascolto. I vari strumenti contribuivano, inoltre ad arricchire il dialogo tra i personaggi: domande e risposte musicali in cui non sono mancate improvvisazioni jazz che hanno evidenziato il talento e le peculiarità di ciascun musicista. Il tutto è confluito nella marcia trionfale narrata e musicata che ha chiuso lo spettacolo in modo emozionante.
Si è levata un’ovazione del pubblico e tra gli applausi scroscianti il direttore, visibilmente soddisfatto, ha ringraziato sentitamente Elio, il conservatorio di Benevento, lo staff della segreteria e i tecnici, ma soprattutto ha rivolto un pensiero alla “colonna” del dipartimento di jazz, Aldo Bassi, con la speranza che possa quanto prima presenziare alle diverse attività.
Ha ringraziato i docenti Vittorio Magrini , Giacomo Uncini (tromba), Ferruccio Corsi (Clarinetto) e Stefania Tallini (pianoforte), i musicisti dell’orchestra e gli ospiti come Alexandre Cerdà Belda (basso tuba e docente presso il Conservatorio Martucci di Salerno) e Alessandro Tedesco (trombone).
Sul palco sono stati invitati il Presidente Antonio Verga e il Direttore Giuseppe Ilario del Conservatorio di Benevento che dopo essersi complimentati per la “grande serata” ed essersi soffermati sugli obiettivi di formazione del Conservatorio per “insegnare il mestiere di musicista”, hanno ricordato che nei giorni 20, 21 e 22 giugno in occasione della festa europea della musica ci saranno eventi e sarà consegnata la laurea Honoris Causa a Mogol (Giulio Rapetti).
Elio (Stefano Belisari) si è poi trattenuto col pubblico rispondendo con simpatia, umorismo e la grande disponibilità che lo contraddistinguono, ad una serie di domande riguardanti la sua carriera, la storia della band “Elio e le storie tese, le sue opinioni sui talent show, l’esperienza sanremese, i progetti futuri.
Daniela Vellani