I tarocchi e la loro simbologia ne “La scatola rossa” di Anita Napolitano

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Vi siete mai fatti leggere i Tarocchi, in particolare gli Arcani Maggiori? I loro simboli, dalla Papessa alla Ruota della Fortuna, dall’Imperatore alle Stelle e al Sole, e così via, (ventidue in tutto, considerando anche la posizione con cui si presentano), esercitano un grande fascino e rispondono alle domande poste a chi le sa interpretare.

Il rapporto che si crea tra chi pone i quesiti e chi risponde oltrepassa la cartomanzia e sfocia nella psicologia. Spesso, infatti, abbiamo bisogno di parlare, cercare risposte per dissipare dubbi, risolvere contrasti, esaudire desideri o liberarci di demoni interiori. La lettura delle carte può rappresentare un mezzo per farlo. In questo senso chi legge i Tarocchi, più che un cartomante, è uno “psico-mago”: una persona che sa ascoltare e consigliare interpretando la mente avida di consolazioni e bisognosa di liberarsi di pensieri opprimenti e ansiogeni.

Il libro “La scatola rossa- Storie e Tarocchi nella Ville Lumière” di Anita Napolitano, pubblicato recentemente da Homo Scrivens, descrive molto bene questo mondo magico e psicologico. È definito “un viaggio nel fascino dei tarocchi, che rendono comprensibile ciò che non si può spiegare e catalizzano il bisogno di comunicare sentito da ognuno di noi”.

Attraverso la narrativa, l’autrice accompagna il lettore in un percorso tra i Tarocchi e la loro simbologia.

Il libro è originale e intrigante, strutturato in una serie di episodi collegati tra loro dalla protagonista Arianne e da un luogo: il caffè Choupette nel quartiere latino di Parigi. “Storie di vita complicate, tormentate, romantiche, dal cui racconto emerge inoltre la vera storia di Arianne e la sua ricerca di una nuova spiritualità” (dalla quarta di copertina).

La donna, con un suo background esistenziale, attraverso le carte ascolta, comprende e consiglia, offrendo risposte che più che preveggenze, orientano disinteressatamente le persone verso i percorsi più adatti per risolvere le proprie conflittualità.

È una psico-maga ammaliante, sensibile e onesta che, dopo un breve rituale, si dispone all’ascolto di chi la cerca: sconosciuti che l’aspettano ogni domenica mattina nel Caffè. Leggendo le carte, queste diventano uno specchio delle interiorità e dei vissuti, aiutando a credere nei propri mezzi e a proiettarsi verso il futuro con fiducia, consapevolezza e determinazione.

Non a caso la donna, personaggio straordinario e di spessore, si apre al mito e agli archetipi junghiani, presenti nel profondo della psiche, e al pensiero di Alejandro   Jodorowsky, drammaturgo, regista, attore, compositore e scrittore cileno naturalizzato francese, secondo cui i tarocchi sono uno specchio dell’anima e uno strumento terapeutico che aiuta a sviluppare la coscienza e a capirsi meglio.

Il libro si articola attraverso ventidue storie, tante quante sono gli Arcani Maggiori dei Tarocchi. Ogni racconto si riferisce ad uno di essi ed è corredato da illustrazioni, realizzate con grande cura da Amedea Napolitano.

La lettura è piacevole e fa riflettere: ogni lettore può ritrovarsi in una delle storie e trarne risposte che lo aiutano a sentirsi meglio e meno solo.

L’opera (216 pagine) è divisa in due parti e si conclude con la rubrica “La stanza dello scrittore”. 

Il libro si può acquistare direttamente dal sito della casa editrice, nelle librerie e sulle principali le piattaforme online.

Daniela Vellani

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