Napoli, successo per la “Serenata Alchemica per il Principe di Sansevero”

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Emozioni, cultura, mistero, quesiti, riflessioni, musica, teatro e poesia sono solo alcuni degli ingredienti che hanno dato vita a uno spettacolo di straordinaria bellezza culturale e storica: “Serenata Alchemica per il Principe di Sansevero”. Questo evento rappresenta l’ultima confessione del principe che nasce “come omaggio alla memoria di due grandi personalità, legate a vario titolo alla Cappella dei Di Sangro: Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero (1710- 1771) e Mario Buonoconto, studioso di esoterismo e artista poliedrico (1940-2003)”.

Lo spettacolo si è svolto sabato scorso, 30 novembre 2024, presso la suggestiva Cappella Real Monte Maso, un luogo ricco di arte e storia, davanti a un pubblico attento, e partecipe che ha registrato il tutto esaurito.

Protagonisti e artefici della rappresentazione sono stati Martin Rua, voce recitante e autore dei testi, e Maria Grazia Ritrovato, responsabile delle musiche ed esecutrice dei brani in programma al pianoforte. La regia è stata affidata a Yuliya Sanchenko che ha arricchito l’atmosfera con effetti sonori e una voce fuori campo, contribuendo a creare un’esperienza immersiva e intrigante.

L’evento è stato aperto da una delicata introduzione musicale di Maria Grazia Ritrovato, che ha lasciato poi spazio a Martin Rua nelle vesti del Principe di Sansevero. In un monologo accattivante e confidenziale, ha interpretato un inedito Raimondo di Sangro, rivelandone i pensieri più intimi attraverso una confessione appassionata.

Il racconto, in prima persona, ha ripercorso gli episodi della vita del principe, i suoi interessi, le sue attività, i suoi esperimenti e i suoi segreti, inclusi quelli legati al miracolo di San Gennaro. Il tutto è stato arricchito da un’alternanza armoniosa e significativa con la musica, che non si è limitata a fungere da semplice accompagnamento ma è diventata una protagonista viva, capace di evocare intense emozioni grazie alla maestria di Maria Grazia Ritrovato.

La scelta delle musiche, perfettamente integrata al testo, ha creato atmosfere avvolgenti e suggestive. 

In particolare il programma ha previsto le seguenti esecuzioni: quattro delle sette Gnossiennes composte da Erik Satie tra il 1889 e il 1897, e le composizioni della Ritrovato I pesci del Lagomare, L’uomo dei sogni, Quinta di luna, Barche alla Marina e Inquietudine 2020, brano di grande impatto con cui si è chiuso lo spettacolo.

Al termine dell’esibizione, l’entusiasmo del pubblico è stato evidente, così come la soddisfazione e l’emozione sui volti degli artisti.

Daniela Vellani

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