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Venerdì 13 settembre, al Teatro Cimarosa di Aversa, è stata proiettata l’anteprima della web serie intitolata “Sotto lo stesso cielo” prodotta dall’associazione culturale “La Casa del Cuore” e Radio Drama, con la regia di Sebastiano Rizzo e scritta da Andrea Ferrante.
“Sotto lo stesso cielo” è inteso come un esperimento sociale che utilizza l’arte come strumento per migliorare il benessere psicologico delle persone, offrendo un contesto in cui l’espressione creativa diventa un mezzo per scoprire e riscoprire parti di sé spesso trascurate, represse e in molti casi addirittura sconosciute. L’opera si propone di nutrire e far dialogare corpo, mente ed anima, rendendo queste tre dimensioni interdipendenti e necessarie per favorire la realizzazione personale e la riconnessione con il proprio talento nascosto.
L’associazione culturale “La Casa del Cuore” ha una lunga storia di sperimentazione artistica. Il percorso è iniziato circa dieci anni fa con un giornale, seguito dalla nascita di Radio Drama, una radio web tv. Da lì sono stati portati avanti numerosi esperimenti teatrali, tutti accomunati dallo stesso intento di unire arte e benessere. Oggi, continuando su questa strada, si lanciano in una nuova sfida: il cinema, espandendo ulteriormente il loro campo di azione.
Prima della proiezione della web serie, hanno presentato la serata Eleonora Russo e Gianluca Parente, i quali dopo i saluti inziali, hanno invitato a salire sul palco il regista Sebastiano Rizzo, i fondatori della Casa del Cuore, la dottoressa Rosaria Raspanti e il dottore Mario Pellegrino: entrambi hanno spiegato ed illustrato il significato, la portata e la finalità di questo progetto. Mario e Rosaria sono sostenitori della tecnica dello psicodramma di stampo moreniano, un approccio che unisce teatro e psicologia per favorire l’espressione e l’elaborazione di emozioni profonde. La comprensione profonda di sé e delle proprie relazioni è il motore di cambiamento su cui si basa lo psicodramma. Il lavoro sulla consapevolezza personale è il punto di partenza che permette una trasformazione di comportamenti stereotipati e disfunzionali. L’obiettivo è quello di “cambiare copione”, ovvero modificare gli schemi che caratterizzano alcune relazioni della persona e sostituirle con modalità relazionali più sincere ed autentiche. Il gioco della rappresentazione, tipico dello psicodramma, favorisce lo sviluppo della spontaneità e stimola la creatività delle persone. La spontaneità, concetto chiave nello psicodramma, si riferisce ad uno stato di attivazione in cui l’individuo può esplorare nuove soluzioni ai propri problemi. Essa è l’energia che consente di superare i rigidi schemi mentali e comportamenti ripetitivi, offrendo l’opportunità di affrontare le sfide del quotidiano e della vita in maniera sempre più autentica ed innovativa.
“Sotto lo stesso cielo” è una web serie di cinque puntate, ciascuna della durata di otto o nove minuti. Ciò che colpisce di più è la sua costruzione, che affonda le sue radici in un progetto più ampio. Il progetto è nato da un lungo percorso, che ha coinvolto un gruppo di attori non professionisti, che hanno lavorato con il regista Sebastiano Rizzo. Le storie di queste persone sono al centro della webserie, e il progetto si sviluppa partendo dalle loro esperienze personali per creare questa narrazione. Un altro elemento da mettere in evidenza è come la web serie sia il frutto di una profonda sinergia tra gli attori non professionisti ed il regista. Gli attori hanno condiviso non solo le loro storie, ma soprattutto le loro emozioni, fragilità, ferite, ossessioni, paure, mentre il regista e lo sceneggiatore hanno apportato il loro personale contributo emotivo e creativo. Questo atto di coraggio e di fiducia reciproca e il coinvolgimento autentico di tutti i partecipanti sono stati determinanti per la riuscita di “Sotto lo stesso cielo”.
La web serie si apre con splendide inquadrature dall’alto di una location mozzafiato, una cascina immersa in vasti terreni e un vigneto, che offre un’ambientazione suggestiva. È il giovane Antonio (Antonio Di Puorto) con la sua voce (fuori campo) calda ed intensa che ci accompagnerà in tutto questo viaggio, ad aprire le danze: agisce come narratore, presentando tutti i personaggi, e le loro storie. Il suo ruolo ricorda quello di un controllo orwelliano, ma anziché esercitare un potere oppressivo, in realtà rappresenta un potere positivo, quello dell’amore: perché occorre sempre un po’ di spazio per fiorire e rifiorire. Antonio narra come le connessioni e le relazioni tra i personaggi, guidate da questo amore per la verità, portino a cambiamenti e trasformazioni nella loro vita.
Mariucc o frat (Mario Pellegrino) è uno dei personaggi più riusciti della web serie: è un indovino eccentrico, sempre vestito con camicie super colorate e occhiali con vetri verdi. Il suo personaggio è fuori dagli schemi, è sempre in movimento, danzando continuamente, come se la danza fosse parte integrante della sua vita. È un personaggio sorridente, spensierato, leggero ed allegro, con un pensiero sempre positivo, e il suo gusto estetico lo fa apparire come un moderno dandy. Accanto a lui agisce ed interagisce la favolosa Mary (Mary Micillo) una fashion addicted pronta a connettersi con il nostro super Mariucc.
Alessia (Alessia Diana) è una food blogger e mamma premurosa del suo bimbo Riccardo, con un cuore deluso dall’amore, Enzo (Roberto Vitale) il fotografo che combatte con i suoi problemi col piacere, Roberto (Roberto Orabona) il giardiniere che sussurra alle piante e ai fiori, Antonella (Luisa Ciccarelli) la professoressa in viaggio con se stessa, in attesa della sua fioritura, Francesca (Luisa Tirozzi) ex onorevole che ha perso il contatto con il suo elettorato, Ermanno (Ermanno Vasca) un attivista della raccolta differenziata con la mania del controllo, Vincenzo Cantalupo (Vincenzo Canestro) giovane attivista vegano in cerca di risposte, Bartolo (Francesco Bartolo) ex studente della professoressa Antonella, timido ed impacciato, ma allo stesso tempo, seppur giovanissimo, rappresentante delle tradizioni, poi c’è Rosaria (Rosaria Raspanti) la preside della cascina che dispensa consigli, e che ci ricorda che ogni cambiamento richiede il suo tempo e la sua gradualità. E per finire c’è Stefania (Stefania Guarino) che ritroviamo accanto ad Antonio il narratore, colei che osserva da lontano la vita degli altri, non riuscendo mai ad entrarci ed interagire: il suo è un sguardo dapprima statico e doloroso pronto però a quel cambiamento che sa di vita vera ed autentica.
“Sotto lo stesso cielo” è un atto di coraggio, è mettersi completamente a nudo, è entrare in contatto con la propria anima, è le paure accolte e superate, è occhi negli occhi, è quell’amore perduto o mancato che fiorisce e rifiorisce, è lo spazio della fiducia e del legame, è pensiero che diventa azione, è lo sguardo del singolo che diventa amore del gruppo, è luogo di condivisione e sperimentazione, è ascolto attivo ed empatia, è quell’abbraccio che cura, è l’impossibile che diventa possibilità, è quel viaggio per cercare e trovare un posto unico sotto lo stesso cielo.
“Sotto lo stesso cielo” è la chiave che apre la porta della vita, un po’ come le camicie colorate ed eccentriche di Mariucc ‘o frat che non cambierebbe mai e che ci ricorda che…”se non ti tuffi non ti bagni”.
Ersilia Marano
Sotto lo stesso cielo web serie
Regia Sebastiano Rizzo
Sceneggiatura di Andrea Ferrante
Audio Nicola Celia
Fotografia e Montaggio Simone Barletta
Produzione La Casa del Cuore – Radio Drama
Make up artist lolanda Di Puorto
Segretaria di edizione Gabriella Russo
Social media manager Maria Pia Improda