Napoli, al Ridotto Mercadante, è in scena “Gli abitanti”, di Alessio Forgione

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Si chiude la stagione al Ridotto del Mercadante

con un debutto assoluto

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

dal 3 al 12 maggio

Gli abitanti

di Alessio Forgione

regia Arturo Cirillo

Arturo Cirillo, neo direttore della scuola di Teatro del Teatro di Napoli, mette in scena al Ridotto del Mercadante l’ultimo spettacolo della stagione della sala al primo piano del Teatro Mercadante, una stagione trascorsa nel solco di importanti novità drammaturgiche, di testi contemporanei e autori importanti. Dal 3 al 12 maggio Gli abitanti, un testo dello scrittore napoletano Alessio Forgione, nato appositamente per 4 attori. Sul palco Martina Carpino, Luciano Dell’Aglio, Domenico Ingenito, Daniele Vicorito, regista assistente Roberto Capasso, luci di Ciro Petrillo, costumi di Anna Verde, suono di Fabrizio Zullo, produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.

Note al testo

Gli abitanti” è tanto una recita quanto un rito. Nato di lettura in lettura con gli attori e scritto per loro, è un testo sull’omissione e sul fare a meno di tutto, compreso se stessi. Forse si è protagonisti della propria esistenza, ma in quelle degli altri si è sempre e solo comparse. Dunque: ridursi: ridursi fino alla preistoria. Consapevoli che il tempo è una piccola luce in lontananza.

Alessio Forgione

Note di regia

Ci sono quattro attori che abitano un testo che si chiama Gli abitanti, lo abitano con il proprio nome che coincide con il nome del personaggio, lo abitano non nascondendosi dietro al personaggio, ma invece rivelandosi attraverso di esso, anche se ciò può far male. C’è uno scrittore di romanzi che per la prima volta

scrive per il teatro e scrive per dei suoi amici e amiche, attori e attrici, che conosce bene, poiché li ha visti recitare, ci ha passato del tempo insieme, li ha sentiti parlare e respirare. Vi è un punto di partenza, un luogo, un non luogo, un dopo luogo, attraversato da suoni e tagli di luce, luci che a volte disegnano delle non porte, delle finte soglie o degli ingannevoli orizzonti. All’inizio vi è una persona, che cerca il suo gatto che è scappato. Una creatura che cerca un’altra creatura per farsi compagnia, per non doversi occupare sempre di sé. Una persona a cui il gatto ha trasmesso malattia, disordine e poi abbandono. Poi il luogo si abita di altri abitanti, arrivano annunciati da suoni, da venti musicali, appaiono poiché prendono la luce, vanno in luce, lasciano il buio. Due di questi abitanti sono una coppia che non sa essere una coppia, sono amanti che non sanno amarsi, sono esseri logorroici che sanno esprimere l’affetto e il desiderio solo con la violenza, l’offesa, l’eliminazione dell’altro. Poi vi è l’ultimo abitante, quello che ha lasciato una felicità, perduto un amore e dei figli, li ha perduti nel buio, o meglio, lui si è ritrovato nel buio e loro non c’erano più. Chi sono questi abitanti? Sono tutti macchiati di colore, incrostati, la pelle come i vestiti, inumiditi o sudati. Dove sono? Certo il luogo in cui sono, in cui noi li intravediamo, li osserviamo, ecco in questo luogo loro prima non ci sono mai stati. Forse è un luogo ultimo, alla fine di tutto, o forse dopo la fine di tutto, o almeno dopo la loro fine. Il primo abitante, quello che ci apparirà per primo, voleva fare l’attore e forse fa l’attore, alla fine farà l’attore, perché forse alla fine il luogo è uno spazio teatrale. È teatro.

Arturo Cirillo

Date e orari spettacolo

03/05/2024 ore 19.00

04/05/2024 ore 17.00

05/05/2024 ore 21.00

07/05/2024 ore 18.00

08/05/2024 ore 21.00

09/05/2024 ore 21.00

10/05/2024 ore 18.00

11/05/2024 ore 17.00

12/05/2024 ore 21.00

Durata: 1 ora e 10 minuti

Info: www. teatrodinapoli.it

Biglietteria: tel. 081.5513396 | e-mail: biglietteria@ teatrodinapoli.it

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