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Domenica scorsa, 21 aprile 2024, presso la suggestiva Sala Longo di Santa Maria in Gerusalemme, ex refettorio del Monastero delle Trentatré, si è tenuto il secondo appuntamento della rassegna Parole Note, con Aldo Pareo in “Piano solo”.
L’evento, presentato dall’Atrio delle Trentatré ONLUS e le associazioni Napoli Jazz Club e New Around Midnight, e con la direzione artistica di Michele Solipano, ha riscosso un notevole successo grazie alla straordinaria bravura del pianista, che ha letteralmente incantato ed emozionato l’attento pubblico.
Il concerto è stato preceduto da un piacevole intrattenimento enogastronomico nell’antica e affascinante cantina del Monastero.
Successivamente i presenti si sono recati nella Sala Longo dove hanno potuto ammirare la mostra personale di pittura di Lucio Sisto, inaugurata lo scorso 14 aprile. Francesco Galluccio, presidente dell’ONLUS Atrio delle Trentatré, ha accolto il pubblico, offrendo interessanti informazioni sulla storia del monastero, fondato nel 1535, che come ha affermato Solipano subito dopo, annunciando il concerto, “coniuga la bellezza dei luoghi con la musica”.
Si è data quindi voce alla musica … e che musica!
Aldo Pareo ha intrapreso un percorso musicale variegato e brillante, spaziando dalla musica napoletana agli standard, includendo anche brani di sua composizione.
Ha omaggiato subito Napoli con una rilettura molto personale e carica di atmosfere di grande impatto emotivo di “Napule” è di Pino Daniele, seguita dall’esecuzione di “All the things you are”, noto standard jazz, durante la quale si è trasformato magicamente in un funambolo del pianoforte con improvvisazioni che evidenziavano creatività e tecnica straordinaria.
Il brano successivo, la sua composizione “My dear Caroline” ha cambiato l’atmosfera che si è fatta soft ed elegante. Pareo ricamava melodie sui tasti che sprigionavano colori musicali che via via si facevano più intensi in un crescendo di note avvolgenti ed emozionanti, creando contrappunti in una sorta di polifonia bachiana.
Ha proseguito con personalissime interpretazioni di brani in stile ragtime e blues, tra cui la sua composizione “Saloon”, citando altresì Chick Corea e Keith Jarret, con virtuosismi strepitosi e le sue mani volavano sul pianoforte con padronanza, trasformandolo in una orchestra.
Tra contrappunti, fughe e acrobazie musicali ha proseguito con una singolare interpretazione di “Munasterio ‘e Santa Chiara” in chiave jazz, una raffinata versione della celeberrima “Autumn Leaves”, una ritmata e vorticosa “Io te voglio bene assaje” con una chiusura stravolgente e apoteotica, e una raffinata e romantica “Bésame mucho”.
Con scale vertiginose, a tratti classicheggianti, e a velocità supersonica, ha eseguito la sua composizione “Jaco” dedicata al grande Pastorius, per poi chiudere con “Billie’s bounce”. Durante questa esecuzione, così come nelle altre, in un trasporto crescente, Pareo entrava nell’anima del pianoforte, plasmandolo in sculture musicali uniche e pregiate, trovandosi in una dimensione astrale in cui esistevano solo lui e il pianoforte.
Naturalmente il pubblico, pienamente soddisfatto e sinergico sinergia con la sua arte, ha chiesto vivamente un bis. Così l’eccellente pianista ha omaggiato il suo luogo natio, Baselice, un suggestivo borgo sannita in provincia di Benevento, col brano “Chiste è Baselice”, emozionando e inorgogliendo i numerosi baselicesi che sono venuti espressamente per lui.
L’appuntamento è ora fissato al prossimo evento della rassegna che si terrà nello stesso luogo, sabato 11 maggio 2024, con “Basta un tango”, concerto di Tango e un Racconto, scritto e interpretato da Nina Borrelli con musiche classiche ed originali eseguite dal M° Maria Grazia Ritrovato.
Daniela Vellani
Foto di copertina per gentile concessione di Nina Borrelli