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A Napoli, in Sala Assoli, dal 23 al 25 febbraio il Premio Ubu 2023 Saverio La Ruina ha riempito il teatro con “Via Del Popolo”. Dalla Calabria al cuore dei Quartieri Spagnoli, La Ruina ha accompagnato il pubblico in una passeggiata comica nella sua Via Del Popolo, con un viaggio nel tempo, dagli anni 60 per camminare fino ai nostri giorni con aneddoti dolci e amari del passato.
“Ne abbiamo consumate di scarpe in Via Del Popolo”
Via Del Popolo è una strada di Castrovillari, dove la famiglia di Saverio negli anni ‘60 apre il Bar di Rio, detto anche dai concittadini Il bar dei Ciuti (dei fessi). Il centro dell’infanzia di Saverio è in quella strada piena di attività e persone con storie da raccontare. Gli inciuci di paese diventano per La Ruina il materiale della pièce, per parlare di un passato ormai lontano e corrotto dalla modernità. Il macellaio, il falegname, la merceria, ora non esistono più. Ma un tempo, in Via Del Popolo, tante storie hanno messo piede in quella strada.
Le storie di Castrovillari si intrecciano l’un l’altra per rapire il pubblico, che pende dalle labbra di La Ruina, il quale passeggia tra le candele poste sulla scena snocciolando parole in una recitazione in dialetto melodica, armoniosa e calzante per l’ironia schietta dell’artista. La narrazione scivola con comicità di decenni, chiedendosi se si possa controllare il tempo.
“Sei padrone ru tiempu”
È sempre una questione di tempo, il quale scorrendo modifica le storie di tutti i giorni. Per Saverio il tempo ha cambiato il mondo intorno a sé e della sua famiglia, in modo divertente e ovviamente con qualche difficoltà. Ma in Sala Assoli si scopre come il tempo di ogni città lascia tracce anche sul suo suolo. Le persone, con il loro passo, modificano il terreno e lo modellano con la pressione del proprio cammino. Storie e parole fanno parte di un unico percorso dirottato verso un tempo ignoto di cui la durata lenta o veloce che sia, è dovuta solo al peso delle emozioni provate.
“Cu tiempu passa tutto”
Mastu Giannu, la Signor Pina o Tonino il macellaio non sono solo personaggi della vita di Saverio o di Via Del Popolo, ma frammenti che fanno da esempio di un passato concluso. La dolcezza dei tempi andati è un perdurare di emozioni e ricordi che restano fisse in scena con lo spettacolo di La Ruina. E negli spettatori, la gratitudine di averne fatto parte.
Roberta Fusco